Per superare la crisi legata alla pandemia da coronavirus e aprire una nuova fase di sviluppo, la Regione Sardegna accoglie la sfida del mondo imprenditoriale “che desidero venga condotta in un’ottica e in uno spirito di piena collaborazione tra Istituzioni per scrivere insieme non solo l’utilizzo delle risorse oggi disponibili, ma per provare a tracciare le prospettive per la Sardegna dei prossimi decenni”.

Sono state queste le parole di Christian Solinas, intervenuto oggi all’assemblea di Confindustria al Business Centre di Elmas, alla presenza del presidente Carlo Bonomi.

Il governatore ha sottolineato l’impegno della Giunta per supportare il mondo delle imprese ma ha anche richiamato l’attenzione su un tema fondamentale: “Se puntiamo a un vero rilancio, dobbiamo avere la forza di rinegoziare con lo Stato e con l’Europa le condizioni della nostra specialità. Assistiamo a un rigurgito di centralismo che tende a cancellare spazi di autonomia e di specialità che nel tempo si erano consolidati, e che non sono certo un privilegio. La continuità nei trasporti è un problema di coesione territoriale, che quindi interroga l'Unione europea, lo Stato italiano. Le nostre autostrade sono, per le merci, le stive delle navi, e sono per i passeggeri soprattutto gli aerei. Non esiste un'autostrada che abbia una tariffa differenziata tra chi sale e chi scende. Ecco perché insistiamo sul fatto che la Sardegna abbia diritto non solo a linee aeree adeguate, in termini di frequenza e di aeromobili, ma anche a una tariffa unica che consenta a noi di andare verso il resto del mondo, e al resto del mondo di venire verso di noi”.

Solinas ha parlato inoltre del voto di martedì scorso a Strasburgo sull’insularità, “largamente favorevole nei confronti di una Risoluzione che per la prima volta riconosce diritti dei territori insulari da sempre ignorati o negati, è certamente un passo avanti. Dobbiamo però ottenere non solo enunciazioni di principio, ma azioni concrete. Dobbiamo cambiare le regole dell’Europa, soprattutto nei confronti delle Regioni insulari e svantaggiate, rivedendo i meccanismi di erogazione dei fondi e la disciplina degli aiuti di Stato”.

L’intento è quello di presentare l’Isola “come un ecosistema favorevole agli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. In questo senso va letto, non solo simbolicamente, il grande investimento che stiamo facendo nel sostenere il progetto dell'Einstein Telescope a Lula. L'Einstein Telescope sarà il più grande progetto di rilevatore delle onde gravitazionali al mondo. Per i prossimi 50 anni, ricercatori di tutto il mondo verranno in quella sede e proporranno una domanda di servizi, che alimenterà quindi quella particolare località della Sardegna e tutte le zone interne”. 

E, ancora, il progetto nei pozzi delle miniere della Carbosulcis, “che hanno rappresentato un problema storico per anni e che erano in via di chiusura definitiva. In uno di questi pozzi, con un progetto concordato con l'Università di Cagliari e l'Università di Princeton, il progetto ‘Aria’, abbiamo realizzato la prima torre di distillazione in Sardegna dell'Argon, un gas nobile, che cederemo all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”.

Senza trascurare il tema delle zone interne, spesso prive di servizi essenziali: “Nella Finanziaria di quest’anno abbiamo deciso una misura immediata che desse un’iniezione di liquidità sulle zone interne in chiave di lotta allo spopolamento. Offrire a chi non ha prospettiva la possibilità di restare nel proprio paese è il primo tassello perché non chiuda la bottega, il bar, la scuola, non chiudano gli altri servizi”.

Sempre nella Finanziaria “è prevista anche la possibilità di un contributo per chi apre un'attività in queste stesse zone, per chi decide di ristrutturare casa nei centri storici dei piccoli Comuni sotto i 3.000 abitanti, e quindi di ricreare economia.Utilizzeremo tutte le risorse che il Pnrr ci mette a disposizione per investire nello sviluppo, nell’alta tecnologia, nella sanità”.

(Unioneonline/s.s.)

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