«Abbiamo la sensazione che il Governo ritenga ormai chiusa la vertenza, mentre il rilancio della fabbrica in alluminio è ancora in alto mare. Bisogna riaprire un tavolo per fare il punto della situazione e capire che futuro ci aspetta».

Il grido d’allarme è di Roberto Forresu (Fiom-Cgil), intervenuto in Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale che ha affrontato la delicata situazione dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme.

I sindacati, sentiti su sollecitazione del capogruppo leghista Michele Ennas, hanno invocato un intervento della Regione sul ministero per riaprire il tavolo di confronto tra le parti.

Al momento nello stabilimento sono occupati 200 lavoratori, altri 350 sono in mobilità e in 16 attendono un rinnovo contrattuale.

«Gli accordi sottoscritti nel 2018 vanno rispettati, Sider Alloys ha rilevato lo stabilimento 5 anni fa e deve decidere cosa vuole fare. La Regione ha investito 2,5 milioni per la formazione degli operai, perché non vengono riassunti?», ha affermato Renato Tocco della Uilm.

«L’accordo di programma scade il 31 dicembre, bisogna velocizzare l’iter e sbloccare i 160 milioni previsti dall’accordo di programma per il rilancio della fabbrica», ha sottolineato Giuseppe Masala della Cisl.

La Commissione nei prossimi giorni convocherà Sider Alloys, ha fatto sapere Michele Ennas: «Bisogna fare il punto della situazione su una vertenza importantissima non solo per il Sulcis, ma per l’intera Sardegna. Bene l’azione nei confronti del ministero, ma è utile anche sentire i vertici aziendali».

(Unioneonline/L)

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