La siccità ha fatto anche lievitare i consumi di carburante delle imprese agricole.

Costi che si aggiungono a perdite, secondo quanto stimato da Coldiretti Sardegna, di circa 200 milioni di euro per il comparto agricolo sardo, con la riduzione del 40% dell'intera produzione.

Tra siccità, trombe d'aria, gelate e nevicate hanno sofferto tutti i settori dell'agricoltura.

Gli allevatori, rimasti senza pascoli, hanno raccolto appena il 50% del fieno, oltre ad aver subito un calo considerevole nella produzione di latte.

La raccolta del grano è diminuita del 25%, quella del pomodoro del 30%, il miele è a meno 50% e la vendemmia appena cominciata fa registrare un meno 20%.

A questi danni si aggiunge la beffa dei costi maggiorati: "Tra questi - sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu - il gasolio, il cui costo lievita maggiormente sul bilancio delle aziende perché non trova copertura nelle assegnazioni di carburante agevolato che, come è noto, sono determinate sulla base di condizioni di ordinarietà".

Questo aumento dei consumi non consente alle assegnazioni ordinarie di carburante agevolate di coprire tutta la richiesta, per questo ieri la Coldiretti ha scritto all'assessore regionale all'Agricoltura Pier Luigi Caria per chiedere una maggiorazione delle assegnazioni di carburante agevolato.

(Redazione Online/L)
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