«Dopo la dichiarazione dello stato di calamità per la grave siccità che sta colpendo la Regione, passo fondamentale per attuare i primi interventi urgenti finalizzati a contrastare gli effetti della crisi idrica e propedeutico alla eventuale dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, è ora necessario accelerare con la messa in campo di misure per alleviare i grandi disagi che stanno vivendo i produttori agricoli sardi».

Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, ringraziando la presidente della Regione Alessandra Todde e indicando alcuni interventi prioritari per l’agricoltura.

«In primo luogo, la priorità va alla distribuzione della risorsa idrica e delle scorte foraggere d’emergenza alle aziende, come avvenuto a seguito di altre calamità naturali, cui aggiungere voucher per mangimi e foraggi, da assegnare in proporzione alle dimensioni aziendali e al numero di capi», suggerisce Patteri, secondo cui «è inoltre opportuno ragionare sull’adozione di altri provvedimenti, quali la creazione di un albo fornitori per gli alimenti per il bestiame e per le sementi, alla stregua di quanto avvenuto, ad esempio, in Sicilia». 

«Sul versante amministrativo - aggiunge il presidente - stante la straordinarietà della situazione nelle aree interessate dalla forte siccità, vanno messi urgentemente in campo una serie di interventi a costo zero finalizzati a concedere deroghe sui mangimi, sugli affienati e sulle sementi, ma anche a derogare sul carico minimo di UBA, sul mantenimento del pascolo e, soprattutto, sul periodo minimo di pascolo per gli allevamenti, che per ovvi motivi scontano l’inconsistenza delle essenze pascolative». 

(Unioneonline/D)

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