Si apre il tavolo nazionale del latte: "Non è emergenziale, ma di programmazione"
Si cercano soluzioni a lungo termine, precisa la Bellanova. Per l'assessore regionale Murgia "le norme esistono, vanno applicate"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Abbiamo ribadito al ministro Bellanova che la vertenza latte è un'emergenza sociale che dura da troppi anni, e che bisogna trovare soluzioni che diano stabilità al comparto: le norme esistono da tempo ma non vengono applicate, e i nostri pastori continuano a non vedere soddisfatte le loro aspettative".
È quanto dichiarato dall'assessore regionale all'Agricoltura Gabriella Murgia al termine della riunione di insediamento del tavolo nazionale del latte ovino convocato oggi a Roma dal ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova.
"Il decreto emergenza del precedente governo - osserva Murgia - prevede il monitoraggio delle produzioni, ed è questo il primo decreto attuativo necessario per assicurare trasparenza e tracciabilità nel sistema. Per questo abbiamo chiesto piena applicazione della legge e più in generale del regolamento Ue 1308 del 2013 sull'organizzazione comune dei mercati dei prodotti lattiero-caseari".
Ancora: "Abbiamo fatto presente che abbiamo richiesto all'Ispettorato del ministero i dati sulle eventuali eccedenza per valutare la misura che prevede il ritiro del pecorino romano per destinarlo agli indigenti. C'è bisogno di numeri certi che consentano di valutare se i 14 milioni debbano essere destinati a questo, e quindi ai trasformatori, oppure essere dirottati verso altri programmi e per il sostegno della parte più debole della filiera, i nostri pastori".
"Questo - ha precisato in apertura il ministro Bellanova - non vuole essere un tavolo emergenziale ma di programmazione, con l'obiettivo di capire come fare meglio sul lungo periodo, porre le basi per individuare azioni e proposte strutturali per dare futuro alla filiera".
"Alla grande distribuzione - ha precisato - chiediamo di valorizzare le produzioni, quanto al sistema bancario è stato fatto un passo avanti con il pegno rotativo, ora credo sia tempo anche per rimettere nel circuito del credito gli allevatori".
(Unioneonline/L)