"Sfruttare il Recovery Fund per salvare gli agriturismo sardi": l'appello alla Regione
Le 550 strutture dell'Isola sono chiuse, salvo qualche piccola interruzione, da più di un annoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Confederazione Italiana Agricoltori della Sardegna e Turismo Verde chiedono al presidente della Regione Christian Solinas di farsi interprete delle difficoltà e del grave disagio che stanno attraversando le aziende agrituristiche sarde, e ne chiedono un'adeguata valorizzazione e rilancio attraverso le varie forme che consentiranno gli interventi in programmazione, anche utilizzando i progetti previsti col Recovery Fund.
Il quadro in cui versano i circa 550 agriturismi della Sardegna è purtroppo noto, le attività sono ormai chiuse, salvo qualche piccola interruzione, da più di un anno. I dati mostrano con chiarezza che si tratta di uno dei settori maggiormente colpiti a livello economico. Nel 2020 le misure di contenimento dell'epidemia di Covid-19 e i conseguenti mutamenti della domanda hanno determinano un calo senza precedenti del fatturato del settore, con variazioni negative che hanno raggiunto anche picchi dell'80%, nonostante la piccola ripresa del periodo estivo.
In difesa delle aziende agrituristiche la Confederazione Italiana Agricoltori si muove anche a livello nazionale e, attraverso Turismo Verde, l'associazione di Cia che si occupa di agriturismo, sono state indirizzate al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, alcune richieste:
Si chiede che contributi a fondo perduto siano adeguati e immediati, se si vuole la sopravvivenza delle imprese, e non possono più essere parametrati sulla perdita di fatturato del mese di aprile 2020 su aprile 2019, ma su base annua; che i futuri decreti e DPCM siano varati con largo anticipo in modo da permettere alle aziende di programmare in un qualche modo le loro attività imprenditoriali, soprattutto se attengono ad attività agrituristiche.
Si chiede inoltre che i ristori perdano la connotazione di "sussidi", per diventare veri e propri fondi da destinare alla ristrutturazione, modernizzazione e innovazione delle aziende agrituristiche, al fine di rilanciare l'intero settore e di ripristinare il "bonus vacanze"garantendone l'estensione al secondo semestre del 2021.
Si chiede infine la proroga del credito d'imposta per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione fino al 31 dicembre 2021.
(Unioneonline/F)