Per un quarto dei lavoratori sardi la domenica e le festività non rappresentano giorni di riposo, ma di lavoro.

Lo rivela una ricerca condotta dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, che analizza quanti occupati saranno impegnati sul posto di lavoro anche il 25 aprile e il primo maggio, nonostante le festività.

Secondo la rielaborazione dei dati Istat effettuata dall'associazione degli artigiani e delle piccole imprese della cittadina veneta, l'Isola è la seconda tra le regioni italiane per diffusione del lavoro "domenicale", dopo la Valle d'Aosta.

Se in quest'ultima a lavorare la domenica o nei festivi è il 29,5% del totale degli occupati, in Sardegna il tasso è di poco inferiore (24,5%). Seguono poi Puglia (24%) e Sicilia (23,7%).

Tutte realtà territoriali ad alta vocazione turistica e commerciale, chiamate a soddisfare le esigenze dei visitatori, che spesso raggiungono le località di vacanza durante i weekend o in occasione delle feste.

In coda alla classifica si posizionano invece Emilia Romagna (17,9%) e Lombardia (16,9%), capitali del terziario avanzato italiano.

(Unioneonline/F)
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