In Sardegna diminuiscono le domande di brevetto pubblicate dall'European Patent Office (Epo).

Lo rivela un’analisi realizzata da Unioncamere-Dintec 

In controtendenza rispetto al dato nazionale, che ha visto nel 2020 una crescita delle domande del 5,3% rispetto all’anno precedente (4.465 contro 4.242), l’Isola ha registrato solo 15 domande, contro le 18 del 2019.

Anche altre Regioni hanno avuto un saldo negativo: Emilia-Romagna (-38), Toscana (-34), Liguria (-14), Calabria (-5), Sicilia (-3), Puglia (-2) e Valle d’Aosta (-2).

Con 1.506 brevetti, la Lombardia è la Regione in cui più si concentra la capacità innovativa italiana; seguono l'Emilia Romagna (con 703 domande di brevetti), il Veneto (con 596) e il Piemonte (480).

Milano, Torino, Bologna, Roma e Treviso sono invece le province che hanno presentato il maggior numero di brevetti. 

Dal 2008 le invenzioni italiane protette a livello europeo sono state quasi 52mila e per quasi l'80% si devono a soggetti (imprese, enti di ricerca e persone fisiche) residenti nel nord del Paese.

"I dati sui brevetti italiani in Europa - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete - dimostrano che il nostro Paese ha una capacità di innovazione importante non solo nei settori ad alta intensità di conoscenza ma anche in quelli tipici dell'Italian style".

I campi delle "necessità umane" e delle "tecniche industriali e trasporti" assorbono più della metà della capacità innovativa made in Italy.

Nel primo rientrano i brevetti relativi ad ambiti diversi di attività: dall'agricoltura all'abbigliamento, passando per il tabacco e lo sport; il secondo è relativo, invece, alle tecnologie della manifattura e dell'automotive.

(Unioneonline/F)

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