Sardegna, 2020 annus horribilis per l'export: -40%
L'Isola è la regione che ha registrato la performance peggiore per le esportazioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel quarto trimestre 2020 l'Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni per tutte le ripartizioni territoriali: più ampia per il Nord-ovest (+6,5%) e il Sud e Isole (+5,7%), più contenuta per il Centro (+3,6%) e il Nord-est (+3,4%). Nel 2020, rispetto all'anno precedente, l'export registra una contrazione marcata (-9,7%) e diffusa a livello territoriale: rispetto alla media nazionale, è più ampia per le Isole (-30,4%) e, in misura minore, per il Nord-ovest (-10,8%), più contenuta per Centro (-8,5%), Nord-est (-8,2%) e Sud (-6,4%).
Si tratta della contrazione più ampia registrata dal 2009. Nel complesso del 2020, tutte le regioni, a eccezione del Molise (+26%), registrano riduzioni dell'export: le più ampie per Sardegna (-40,6%) e Sicilia (-24,2%), le più contenute per Liguria (-0,7%) e Basilicata (-4,4%).
Le performance negative di quattro regioni - Piemonte (-12,7%), Lombardia (-10,6%), Emilia-Romagna e Veneto (-8,2% per entrambe) - spiegano circa i due terzi del calo dell'export nazionale. Nel 2020, la riduzione delle vendite di macchinari e apparecchi da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia e di prodotti petroliferi raffinati da Sardegna e Sicilia spiega per 3 punti percentuali la contrazione dell'export nazionale.
Diversamente, l'aumento dell'export di metalli di base e prodotti in metallo da Toscana e Lazio e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Abruzzo fornisce un contributo positivo di 1,3 punti alla variazione delle esportazioni.
(Unioneonline/F)