Sotto attacco per il decreto contro il caro voli per le Isole, il ministro delle Imprese e Made in Italy risponde all’amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson, che definendo «ridicolo» e «illegale» il provvedimento del governo ha minacciato di diminuire le rotte verso Sicilia e Sardegna.

«Ryanair faccia quel che crede. L’Italia è il primo mercato della compagnia, il più appetibile d’Europa. Se taglieranno rotte, le riempirà qualcun altro, mi chiedo solo se gli azionisti siano della stessa opinione», afferma in un colloquio con La Stampa l’esponente del governo Meloni.

Urso accusa la low cost di aver fatto «speculazione». «In questi anni sul mercato italiano – attacca – ha fatto quel che ha voluto, ora l’aria deve cambiare».

Il ministro boccia senza appello il modello Baleari e Canarie in Spagna, che prevede la contribuzione diretta al passeggero tramite l’utilizzo di fondi pubblici per rimborsare fino al 75% i biglietti dei residenti. «Fra Sicilia e Sardegna sono 6,5 milioni di persone, si faccia due conti per le casse dello Stato», spiega.

Infine, conclude, in vista del nuovo tavolo con le compagnie aeree: «Quando ci siederemo verificheremo come affrontare le storture. Mi rassicura il fatto che tutti, ad eccezione della sola Ryanair, ammettano il problema. Il mercato che funziona è quello regolato, fin qui è stato evidentemente sregolato».

(Unioneonline/L)

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