I devastanti roghi che si sono registrati in provincia di Oristano nel mese di luglio hanno provocato danni a 238 aziende presenti sul territorio. La stima è stata diffusa dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, nel corso della riunione congiunta della commissione Agricoltura del Consiglio regionale con quella Camera dei deputati guidata dal presidente Filippo Gallinella e che si è svolta oggi nel palazzo dell'Assemblea sarda.

Hanno preso parte all'incontro, aperto dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais, anche il prefetto di Oristano, Fabrizio Stelo, il presidente del Banco di Sardegna Antonello Arru e le associazioni agricole più rappresentative, il presidente dell'Anci Emiliano Deiana e i sindaci dei Comuni più colpiti dagli incendi.

I temi al centro del vertice sono stati: ristori, rapidità nelle erogazioni, macchina antincendio, prevenzione e lotta all'abbandono delle campagne. Sulla rapidità, Deiana ha chiarito che "se le risorse stanziate da Regione e Governo non arriveranno subito, inevitabilmente dovremo farle slittare al 2022 perché i bilanci comunali non potranno gestirle". I fondi regionali sono i 20 milioni per fronte ai danni cui ha fatto riferimento anche oggi l'assessore Murgia. "Sono contenuti nell'assestamento di Bilancio il cui iter è già avviato", ha detto.

Il dato sulle aziende colpite non coincide con quello fornito da Coldiretti. Durante la riunione il presidente Battista Cualbu ha parlato di 31 aziende e ha ribadito la necessità di "essere celeri: bene gli annunci ma acceleriamo i tempi". Concetto ribadito dal sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi: "La tempestività è un elemento dirimente, ogni giorno che passa ci preoccupa". In ogni caso, ha fatto notare il presidente di Copagri Pietro Tandeddu, "20 milioni di euro probabilmente non basteranno”.

(Unioneonline/s.s.)

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