Gli operai dell'appalto di Igiene urbana (Serramanna, Samassi, Serrenti, Nuraminis, Monastir, Villasor e Samatzai) temono per le loro spettanze arretrate, maturate alla dipendenze della precedente ditta appaltatrice, la Team 3R, ora in fallimento, e che la stazione appaltante (il Consorzio Cisa) si era impegnata a pagare.

"Il Cisa aveva assicurato che avrebbe provveduto a pagarci, invece adesso afferma che non ci sono i soldi, mentre i sindaci dicono che loro non possono fare nulla per la nostra causa", è lo sfogo degli operai.

Sono 37 i lavoratori (4 erano stati licenziati a dicembre scorso) che attendono, finora invano, i salari arretrati. Stipendio di marzo, la tredicesima e la quattordicesima 2017, il Tfr e altre indennità.

In tutto il buco sfiora i 200mila euro. Due giorni fa, nella sede del Cisa, si è svolto un incontro tra le rappresentanze sindacali e il direttore Mauro Musio, che non ha rassicurato i lavoratori.

"Stanno lasciando 42 famiglie senza soldi, alle prese con mutui e affitti casa da pagare, spese quotidiane e di carburante per raggiunge il posto di lavoro. Dal 15 marzo non vediamo un centesimo", affermano i lavoratori.

"La ditta debitrice Team 3R è fallita: purtroppo questo cambia la situazione e dobbiamo necessariamente farci guidare dai legali. Se esiste la possibilità il Cisa non si tira certo indietro".

Ignazio Pillosu

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