Reddito di cittadinanza, dal primo febbraio chi non ha il Green Pass rischia di perdere il sussidio
Diventa obbligatoria la visita ai centri per l'impiego, ma senza la certificazione verde non si potrà entrare negli uffici pubblici
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L’incrocio tra i nuovi obblighi per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza introdotti dalla manovra e l’obbligo di Green Pass o Super Green Pass per accedere a molti servizi comporta il rischio di decadenza per i beneficiari non in possesso della certificazione verde.
Una delle misure presenti nella legge di bilancio prevede infatti che, per non perdere il sostegno, chi lo percepisce debba recarsi una volta al mese nel Centro per l’impiego di riferimento.
Dal primo febbraio, però, per accedere a qualsiasi ufficio pubblico occorrerà avere almeno il Green Pass base (che si ottiene con il tampone negativo).
Dalla stessa data scatteranno anche le multe per gli over 50 che violano l’obbligo vaccinale. Al momento dell’accesso al Centro, i disoccupati di questa fascia di età che percepiscono il sostegno economico potrebbero essere soggetti al controllo e rischiare la sanzione di 100 euro.
Secondo alcune stime basate sui dati della campagna vaccinale, si ipotizza che i beneficiari della misura di contrasto alla povertà sprovvisti al momento del Super Green Pass, perché non vaccinati o guariti dal Covid-19, siano meno del 10% del totale. Si tratta dunque di una platea di circa 100mila persone.
(Unioneonline/F)