Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto con il quale la Russia bloccherà dal 1 febbraio, per 5 mesi, le esportazioni di petrolio e derivati ai paesi che che utilizzano il price cap, fissato a inizio dicembre a 60 dollari da Ue, G7 e Australia. L’export del combustibile sarà possibile solo sulla base di una decisione speciale di Mosca.

L'introduzione del tetto massimo sulle importazioni di risorse energetiche russe non è piaciuta al Cremlino. 

«Qualsiasi limite di prezzo è inaccettabile. Non approveremo mai questa distorsione e questa distruzione del processo di fissazione dei prezzi di mercato», ha affermato il portavoce Dmitri Peskov in una recente intervista tv.

(Unioneonline/v.f.)

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