La proposta di Programma regionale FESR Sardegna per il periodo 2021-2027 è stata approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore alla Programmazione e bilancio, Giuseppe Fasolino. Il documento verrà ora trasmesso alla Commissione europea che ha già dato un parere positivo.

Il Fondo europeo di sviluppo regionale agisce in generale su una serie di aree: innovazione e ricerca; agenda digitale; sostegno alle piccole e medie imprese (PMI); economia a basse emissioni di carbonio.

Suddiviso in 19 obiettivi specifici, ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.581 milioni di euro (il 70 per cento di cofinanziamento Ue e il 30 nazionale, quest’ultima per il 70 per cento a carico del bilancio statale e per il 30 a carico di quello regionale).

Il programma per la Sardegna si concentra su alcuni punti che sono competitività intelligente, transizione digitale, transizione verde, mobilità urbana sostenibile, Sardegna più Sociale e inclusiva, Sviluppo sostenibile Urbano e Territoriale.

"Promuoviamo una reale diversificazione e modernizzazione dell'economia locale, dando massima attenzione ai territori e creando i giusti presupposti per la ripresa – spiega il presidente della Regione, Christian Solinas -  La prima sfida che abbiamo davanti, all'indomani degli effetti nefasti di una pandemia che in questi anni ha svelato drammaticamente la fragilità dei sistemi di governo, è di misurarci con una realtà nuova e per farlo non possiamo che avviare quel processo di cambiamento ineludibile e necessario per accelerare il processo di modernizzazione della Sardegna, anche con un programma regionale ambizioso come questo, incentrato soprattutto sulla competitività intelligente e sulla transizione verde, indirizzi sui quali si concentreranno le maggiori risorse".

“Promuovere la crescita intelligente e il processo di trasformazione digitale del sistema regionale rilanciando la competitività del sistema produttivo e creando occupazione di qualità; assicurare la sostenibilità del processo di crescita regionale promuovendo la transizione verde; favorire la 'transizione giusta' e l'inclusione dei gruppi svantaggiati garantendo la parità di accesso ai servizi dell'istruzione, dell'occupazione, del turismo, della cultura e della sanità di qualità e inclusivi; porre le aree urbane come motore del processo di cambiamento verso una società più vicina ai cittadini e promuovere l'identità dei territori periferici per valorizzare le potenzialità naturalistiche e turistiche dell'Isola e attivare nuovi processi locali di sviluppo sostenibile” sono le quattro principali sfide.

Particolare attenzione sarà posta alla programmazione territoriale: “Saranno definiti precisi progetti integrati di sviluppo al fine di disegnare al meglio gli interventi nel contesto locale, garantendo l'integrazione operativa delle differenti fonti di finanziamento, sostenendo la cooperazione fra i territori e rafforzando la capacità amministrative attraverso azioni di accompagnamento alle comunità di progetto – aggiunge l’assessore Fasolino -. Presupposto indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi del Programma sarà infatti affrontare all'origine le diseguaglianze sociali e territoriali, valorizzando appieno le potenzialità dell'Isola e le specifiche identità del suo territorio. In particolare la Strategia nazionale per le Aree interne rappresenta, anche nel quadro del ciclo di programmazione 2021-2027, uno degli ambiti primari per valorizzare l'azione combinata dei fondi europei a sostegno dei territori fragili".

Sulle politiche di sviluppo urbano, verrà garantita la continuità con gli strumenti attivati nella Programmazione 2014-2020, “coinvolgendo le città di Cagliari, Sassari e Olbia ed estendendo l'approccio integrato già sperimentato alle città intermedie di Nuoro, Oristano, Carbonia e Iglesias – prosegue l’assessore -. Si interverrà, inoltre, in specifici ambiti urbani funzionali individuati all'interno della Città metropolitana di Cagliari e della costituenda Città metropolitana di Sassari, che saranno così coinvolte nello sviluppo dell'Agenda urbana regionale".

Ancora, altro importante elemento è la semplificazione con l’introduzione di strumenti e procedure per agevolare l’azione amministrativa.

(Unioneonline/s.s.)

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