Formaggi Dop e Igp, brilla la produzione di Pecorino Romano: +7,1%
Il bilancio Afidop sul settore caseario a marchio di qualità: bene l’export verso i Paesi extra-Ue. Dalla Sardegna il 54% della produzionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha superato le 600mila tonnellate la produzione casearia Dop e Igp made in Italy nel 2024. È il bilancio tracciato da Afidop, Associazione formaggi Italiani Dop e Igp, nel corso dell’assemblea annuale.
Fatta eccezione per la Mozzarella di Bufala Campana Dop, rimasta stabile, ad incidere maggiormente sull'aumento sono stati soprattutto Grana Padano con +3,5%, Parmigiano Reggiano (+1,4%), Gorgonzola (+1,9%) e Pecorino Romano (+7,1%).
Ottime le percentuali raggiunte anche da formaggi con produzioni più contenute, come il Provolone Valpadana con +5,6%, il Valtellina Casera (+8,9%) e il Pecorino Toscano (+3,9%).
Incrociando produzione e territori, le Dop hanno i loro pesi percentuali più rilevanti in Emilia-Romagna (90%), Campania (circa 60%), Sardegna (54%), Lombardia e Piemonte (entrambi sopra il 40%), Veneto (46%), Friuli-Venezia-Giulia, Trentino-Alto Adige, Toscana e Lazio (per queste quattro regioni in misura variabile compresa tra 12% e 20%).
Per quanto riguarda l'export l'extra-Ue mostra una maggiore propensione alle Dop, assorbendo il 48% del totale prodotto. Merito degli accordi commerciali tra le Indicazioni Geografiche con 34 Paesi, precisa Afidop, ma anche del grande appeal di cui godono i formaggi duri, a latte vaccino e/o ovino.
A spingere le percentuali sono Canada e Stati Uniti: in entrambi la quota volume supera l'80%, quella in valore l'85%. Per gli altri Paesi la percentuale è del 40-43% in volume; dalla Svizzera (41%), all'UK (40%) dal Giappone (36%), alla Norvegia (36%) e alla Corea del Sud (34%). Livelli più bassi in Emirati Arabi (30%), Arabia Saudita (21%) e Cina (+7%).
(Unioneonline/l.f.)