La Sardegna protagonista agli “Oscar” delle eccellenze agroalimentari italiane. Tante le aziende isolane che sono state premiate a Legnano al galà degli Italy Food Awards nelle varie categorie: dal settore del riso a quello della pasticceria, dal gelato alla pasta, dai salumifici alle cantine e distillerie, e ancora riconoscimenti per il comparto ittico, dello zafferano e del miele.

Alla serata nazionale – dopo il grande successo delle edizioni regionali che si sono svolte anche in Sardegna – è stato espresso tutto il supporto da parte del ministero dell’Agricoltura per le esigenze delle aziende che contribuiscono alla promozione dell’agroalimentare italiano.

A ricevere il premio come miglior pastificio gluten free c’era Annamaria Bassani, 29enne originaria di Ozieri, titolare del pastificio “Niky” di Nughedu San Nicolò: «Una bellissima sorpresa, e un grande riconoscimento per il nostro lavoro e il nostro impegno tutto al femminile, nel team oltre a me ci sono Maddalena e Marta e siamo tutte under 30. Mi sono emozionata quando hanno fatto i complimenti alle nostre produzioni».

L’attività ha aperto i battenti ufficialmente l’8 marzo 2021, e non è una data scelta a caso: «Un omaggio a tutte le donne, in occasione della nostra festa».

Com’è nata l’idea di un pastificio gluten free?

«In famiglia ho casi di persone celiache e abbiamo riscontrato la carenza di prodotti tipici sardi senza glutine come seadas o culurgiones. Da qui la volontà di avviare l’attività per trasformare prodotti di nicchia in prodotti che di nicchia non sono e non devono essere».

Aveva esperienza nel settore?

«In realtà ho lavorato nelle fabbriche di chiacchiere, i dolci di carnevale, e in un negozio di abbigliamento, quindi ho deciso di unire questi due elementi e mettere “le mani in pasta”, come si suol dire».

A cosa è dovuto il premio per l’eccellenza?

«Al fatto che creiamo non solo prodotti senza glutine, ma anche senza lattosio e senza uova, dedicati a chi ha allergie o intolleranze».

Come sostituisce questi ingredienti?

«Non li sostituisco, li elimino e basta. Dietro c’è uno studio per creare il giusto mix di farine grezze, con quantità e proporzioni. Inoltre ogni linea viene realizzata anche per i vegani, per chi abbraccia questa filosofia di vita».

Al dettaglio o all’ingrosso?

«Per ora solo all’ingrosso, distribuiamo in Sardegna ma siamo pronti, con i corrieri, a spedire ovunque i nostri prodotti. Ho tante richieste per l’apertura di un nostro punto vendita diretto, ancora non c’è, in futuro chissà…».

I ravioli del pastificio Niky (foto concessa)
I ravioli del pastificio Niky (foto concessa)
I ravioli del pastificio Niky (foto concessa)

Fra le motivazioni alla base del riconoscimento c’è l’amore artigianale.

«E ce n’è davvero tanto, soprattutto abbiamo privilegiato il prodotto tipico sardo. Ad esempio i culurgiones li chiudiamo a mano ed è difficilissimo perché l’impasto è molto delicato. Ma la tipicità per noi non può che essere artigianale».

Materie prime sarde?

«Quando possiamo, quando esistono, sì, altrimenti italiane. Il formaggio senza lattosio è di Arborea e anche quello vegano è sardo».

Cosa esce dal vostro laboratorio?

«Culurgiones, seadas con ricotta e dolce sardo, con la variante con aroma limone e arancia, ravioli di ricotta, con la variante con noce moscata, gnocchetti e tagliatelle. Tutto questo anche vegano».

Una seada del pastificio Niky (foto concessa)
Una seada del pastificio Niky (foto concessa)
Una seada del pastificio Niky (foto concessa)

Cambierà qualcosa con questo premio?

«Intanto la possibilità di apporre un bollino di qualità sulle confezioni, e poi spero di entrare nella grande distribuzione. L’obiettivo è quello di arrivare nei supermercati, i consumatori potranno trovare qualcosa di veramente gustoso, non solo la classica “pennetta” per celiaci da fare al sugo. La Sardegna, non dimentichiamolo, è una delle regioni con l’incidenza più alta di celiachia».

Ci sono altri progetti?

«Quello sempre, non ci fermiamo. Mi piacerebbe produrre le formaggelle e alimenti da forno».

Questo è il secondo premio che ricevete in due anni di attività.

«Sì, nel 2022 abbiamo partecipato ai Sardinia Food Awards vincendo nella categoria miglior pastificio artigianale senza glutine».

Il settore richiede grande attenzione dal punto di vista della lavorazione.

«È un campo molto delicato, per i celiaci i rischi di entrare in contatto con prodotti contaminati sono altissimi. E sulla salute non si può essere superficiali, per questo siamo preparate e attente a ogni aspetto in ogni fase».

© Riproduzione riservata