La Barbagia non è la Silicon Valley, ma i giovani di Portale Sardegna in quindici anni hanno dimostrato di saper stare a galla nel mercato.

Dopo tre lustri con standard più che positivi (il giro d'affari nel 2016 ha raggiunto i 6,7 milioni di euro), all'orizzonte per Portale Sardegna, la società con sede a Nuoro, ci potrebbe essere lo sbarco in Borsa.

Una prospettiva più che reale, funzionale alla ricerca di nuovi capitali per la web agency - trenta occupati tra dipendenti e collaboratori - con crescite esponenziali dal 2013.

"I capitali che cerchiamo serviranno per l'espansione internazionale del sito, che al momento ha una clientela quasi esclusivamente italiana, mentre la Sardegna vanta importanti presenze di francesi, tedeschi, svizzeri che dobbiamo cercare di raggiungere mettendo in campo le strategie adeguate", ha dichiarato in un'intervista il fondatore della società Massimiliano Cossu, manager nuorese con alle spalle quasi 20 anni di esperienza maturata soprattutto tra la Lombardia e il Veneto e gli Usa nel mondo delle banche e della finanza.

Per Cossu l'obiettivo è chiaro.

Le risorse da reperire nei mercati serviranno a Portale Sardegna per fare un ulteriore salto di qualità arrivando a servire una clientela soprattutto estera, che si aggiunga all'attuale zoccolo duro di viaggiatori costituita soprattutto da italiani.

Se l'operazione dovesse andare a buon fine, Portale Sardegna diventerebbe la seconda società made in Sardinia nella Borsa italiana dedicata alle piccole e medie imprese.
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