Pagamenti elettronici? "Non siamo contrari, ma il problema restano le commissioni bancarie".

Queste le dichiarazioni di Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato imprese Sardegna, in merito all'obbligo, che sembra ormai alle porte per artigiani, imprese, liberi professionisti e commercianti, di dotarsi di Pos per pagamenti tramite bancomat.

"Per alcuni settori merceologici - spiega Matzutzi - i ricarichi sono talmente bassi che l'incidenza di uno o due punti percentuali sul transato significa rinunciare al profitto. Oppure ci sono imprese che lavorano quasi esclusivamente con acquirenti che effettuano pagamenti tramite bonifico (ad esempio la Pubblica amministrazione); anche queste, secondo l’idea del governo, sarebbero costrette a munirsi di adeguata strumentazione".

Le perplessità maggiori riguardano i costi bancari legati all'utilizzo e al mantenimento della strumentazione: "Ricordo, infatti, che proprio la Legge di Stabilità 2016 aveva stabilito che, a mezzo decreto, sarebbero stati fissati i tetti delle commissioni da applicare ai pagamenti elettronici, commisurandoli ai servizi effettivamente erogati. Sempre con tali decreti poi, sarebbe stata fatta anche chiarezza sulle sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto della regola. Ora, il fatto che il governo torni a parlare (dettando termini e cifre) solo delle sanzioni da comminare, e non faccia altrettanto sui costi dei servizi bancari, non crediamo sia una svista".

"Insomma - chiude Matzutzi - il rischio che anche per gli stessi consumatori questo provvedimento si trasformi in un ulteriore aggravio di spesa è dietro l’angolo; ben venga la lotta all'evasione ma se lo strumento con cui realizzarla deve essere quello dell’obbligo di POS e carte di credito, allora è doveroso ottenere subito chiarezza anche sulle tariffe applicate dagli istituti di credito il cui prezzo non potrà ricadere esclusivamente sulle spalle delle partite IVA".

(Redazione Online/s.s.)
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