La crisi Portovesme finisce al ministero. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha convocato il tavolo di crisi per il 24 settembre: «Concorderemo una strategia per far fronte alla crisi determinata dalle decisioni dell’azienda, lavoreremo per evitare che Glencore abbandoni il Paese senza assumersi le proprie responsabilità», annuncia l’esponente del governo Meloni, ricordando che va anche «assicurata la bonifica del sito».

Il ministro si dice disposto ad applicare la normativa prevista dal decreto 104 del 2023 che prevede la revoca degli incentivi e la restituzione di quelli già ottenuti dall’azienda.

«Il nostro impegno – prosegue – sarà costante e fermo nel richiedere all'azienda di affrontare con serietà e concretezza queste problematiche in modo da trovare soluzioni che possono ridurre l'impatto negativo sul territorio e sul sistema produttivo nazionale. Di fronte a questo scenario, in stretta collaborazione con la Regione Sardegna, ci siamo impegnati a mettere in campo tutte le azioni necessarie per salvaguardare l'economia nazionale e per proteggere il tessuto socioeconomico del territorio, riconoscendo l'importanza strategica della produzione di beni essenziali come quelli oggi trattati da Glencore. Ci muoveremo con determinazione e costanza in unità di intenti con le altre istituzioni e con i sindacati, come abbiamo fatto in ogni situazione di crisi in questa legislatura».

(Unioneonline/L)

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