Una videoconferenza, oggi, che ha di fatto riaperto il tavolo interministeriale bloccato dalla pandemia. Con l’importante messaggio portato a Roma ai Ministeri dello Sviluppo economico, del Sud e dei Trasporti: subito l'agenzia transhipment e il rilancio del terminal del porto canale di Cagliari. Perché ci sono 200 lavoratori licenziati e con la cassa integrazione in scadenza che aspettano. 

Presenti, insieme ai sindacati, il viceministro del Mise Alessandra Todde e, per la Regione Sardegna, gli assessori del Lavoro, dei Trasporti e dell'Industria Alessandra Zedda, Giorgio Todde e Anita Pili.

Presente anche il presidente dell'Autorità portuale della Sardegna Massimo Deiana che proprio pochi giorni fa ha annunciato un interessamento di un'agenzia del Qatar per lo scalo industriale di Cagliari.

"Per l'agenzia del transhipment - ha spiegato William Zonca della Uil - l'obiettivo è quello che possa essere inserito nel primo dispositivo legislativo utile, magari anche nel Milleproroghe. Sarebbe importante tanto più ora che si è palesato interesse nei confronti del terminal: fondamentale tenere formati e pronti gli ex lavoratori Cict".

Un tavolo che va avanti: in programma, ora, nuovi appuntamenti.

"Viviamo quotidianamente il dramma sociale, la disperazione e lo stato d'animo di centinaia di lavoratori che attendono da mesi risposte - affermano Corrado Pani (Fit Cisl Sardegna) e Mimmo Contu (Cisl Cagliari) -. Basta proclami, servono fatti e l'impegno di tutti nel convergere su un unico obbiettivo: il Ministero Infrastrutture avvii con urgenza l'iter per la costituzione dell'agenzia di transhipment, unico strumento per dare continuità occupazionale e salvaguardare le centinaia di professionalità".

(Unioneonline/v.l.)

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