Massimo Deiana è stato ascoltato in audizione nel pomeriggio presso la Commissione trasporti della Camera nell'ambito della proposta di nomina a presidente dell'Autorità di sistema portuale della Sardegna per i prossimi quattro anni.

"L'Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna è sicuramente la più geograficamente estesa del Paese. Abbiamo 7 porti da gestire ed è in corso una procedura per incamerare anche l'ottavo che dovrebbe essere quello di Arbatax. Mettere insieme diverse autorità non è stata un'operazione semplice, ma possiamo considerarla una partita vinta", ha dichiarato Deiana, "è una sfida che impone come primo obiettivo quello della agilità e della capacità operativa". 

"La vera sfida posta dalla riforma del 2016 è però quella di creare un sistema nazionale dei porti. Io in piccolo ho avuto l'opportunità di mettere alla prova la bontà di questa impostazione. La riforma ci da l'input molto forte di gestire i porti come un sistema, che non significa accontentare tutte le richieste territoriali spicciole ma dare una indicazione pianificatoria molto chiara, per esempio su tutte le opere infrastrutturali", ha aggiunto.

Deiana ha parlato inoltre di quanto è stato fatto in termini di infrastrutture nell’Isola.

"Sono state avviate importanti opere su diversi scali portuali della Sardegna. Su Cagliari in particolar modo stiamo realizzando un nuovo terminal Ro-Ro, in modo tale da spostare tutto il traffico rotabile che insiste sul porto storico e non consente una gestione efficiente del settore. Stiamo parlando di un'opera da 99 milioni di euro, interamente finanziata e che è al progetto definitivo e metteremo a gara entro l'anno", ha spiegato il presidente.

"Abbiamo messo a gara quest'anno il distretto della Cantieristica navale nell'avamposto est del Porto Canale - ha aggiunto - e stiamo progettando un altro grosso intervento che serve ad ampliare gli ormai insufficienti 750 metri lineari di banchina per quanto riguarda le rinfuse. Un'operazione che impieghera gli altri 100 milioni che non avevamo finalizzato".

A proposito di Olbia Deiana ha evidenziato che "il principale problema è quello del dragaggio" e che si tratta di "uno dei principali problemi dei porti italiani, perché i tempi dei permessi impiegano dalle 4 alle 5 volte il tempo necessario all'esecuzione dell'opera".

La progettazione del dragaggio è stata affidata definitivamente ieri: si tratta di un intervento da 50 milioni di euro.

Infine, a Porto Torres è stata avviata "un'opera molto importante bandendo una gara e affidando i lavori per oltre 37 milioni di euro per lo stravolgimento del porto storico, con l'allungamento di circa 800 metri del molo di sopraflutto, la resecazione di un altro molo e il dragaggio completo. Solo a Porto Torres ci sono 54 milioni di interventi in atto".

(Unioneonline/F)

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