Potrebbe essere vicina la fine dell’embargo sulle esportazioni che ormai da anni pesa sull’intero comparto suinicolo dell’Isola per via della peste suina africana (Psa).

Ieri a Bruxelles si è tenuto un incontro con la Direttrice Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea a cui hanno preso parte il sottosegretario del Ministero della Salute, Andrea Costa, e i vertici dell’Unita di progetto ragionale per l’eradicazione della Psa e dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna.

L’impegno deve ancora essere formalizzato, stabilisce una road map che si tradurrà con l’invio e l'esame di report a cadenza mensile sulla situazione nell’Isola. L’iter porterà entro l’anno a una decisione sulla revisione delle restrizioni in vigore.

“Attendiamo da tempo la fine dell’embargo. Sul fronte dell’eradicazione della peste suina africana abbiamo ottenuto importanti traguardi e ora è indispensabile e doveroso che i risultati e i sacrifici degli allevatori e delle comunità, dai cittadini ai sindaci, agli operatori in campo, vengano riconosciuti senza ulteriori indugi”, dichiara Christian Solinas.

“Abbiamo risposto puntualmente e senza indugi alle richieste e le indicazioni che ci sono arrivate da Bruxelles”, sottolinea l’assessore Nieddu, ricordando che “i risultati ottenuti sono stati certificati nell’ultimo audit dagli ispettori europei che hanno potuto apprezzare il lavoro svolto anche sul fronte della sorveglianza del brado e del selvatico”.

“Nel percorso che si andrà ad aprire – continua l’assessore regionale alla Salute - puntiamo a confermare i risultati raggiunti proseguendo con il nuovo piano peste che da un lato rafforza le misure per favorire l’emersione degli allevamenti irregolari, e dall’altro semplifica le procedure e sostiene le tante attività certificate”.

(Unioneonline/L)

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