Domani si riunirà l'assemblea del Consorzio pecorino romano Dop, dopo il rinvio avvenuto lo scorso dicembre.

Al centro ci sarà la discussione sulla modifica del disciplinare di produzione che vede da una parte cooperative e allevatori che chiedono tolleranza zero per il latte ovino prodotto da razze che non siano quella sarda, dall’altra produttori che chiedono una tolleranza del 10% di latte proveniente da altre razze.

La discussione ha coinvolto tutto il mondo agropastorale dell’Isola: sul tema si è schierato anche il Centro Studi Agricoli.

"Capisco che oggi serva un periodo cuscinetto per entrare a regime adottando la tolleranza zero, per noi va bene anche un periodo di tre/cinque anni, per permettere la mappatura delle razze presenti negli allevamenti della Sardegna, e lo trovo anche giusto. Deve però passare il principio che le Dop devono essere sempre più legate al territorio, questo lo vuole anche l'Europa con la nuova Politica agricola comune dal 2023”, ha dichiarato il presidente Tore Piana.

"Ecco perché noi dobbiamo essere pronti a rafforzare le tre Dop che con tanta fatica la Sardegna è riuscita a ottenere. Come Centro Studi Agricoli, ora ci attendiamo il buon senso da parte dell'Assemblea del Consorzio pecorino romano Dop, che domani mattina è chiamata a decidere, sono convinto che il buon senso di tutti, porterà alla migliore decisione”, ha concluso.

(Unioneonline/F)

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