"Ora che si conoscono i dati delle produzioni di latte delle precedenti campagne e dei formaggi della corrente stagione produttiva, tutti gli attori della filiera sono consapevoli di ciò che è necessario e urgente fare".

Così il presidente della Copagri Sardegna Ignazio Cirronis, dopo la riunione del tavolo regionale per l’ovicaprino.

"Un dato emerge su tutti: anche per la stagione produttiva in corso il Piano di Offerta, ovvero la programmazione produttiva del Consorzio del Pecorino Romano, è stato abbondantemente sforato; non siamo ai livelli di due anni fa, ma comunque ben al di sopra delle ordinarie potenzialità di commercializzazione" sottolinea il presidente.

L'appello al Ministero dell’Agricoltura è di "attivare il tavolo nazionale di filiera ovicaprino e di emanare un decreto, come in Spagna e Francia, che obblighi anche i caseifici italiani a dichiarare mensilmente le quantità di latte trasformato".

"È necessario, inoltre, che il Piano di Offerta venga utilizzato come discrimine per finanziare o meno le aziende che lo rispettano e invitiamo pertanto la Regione ad adoperarsi in tale direzione", prosegue Cirronis.

"Appare poi improcrastinabile il riconoscimento dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo Oilos, senza il quale è difficile programmare una politica del comparto che sia efficace e che punti su destagionalizzazione, diversificazione, apertura di nuovi mercati e destinazione delle produzioni eccedentarie - continua il presidente della Copagri Sardegna -. Il settore necessita di strumenti per concordare queste strategie tra i diversi attori del comparto".

"Non è più sopportabile che le conseguenze di una gestione sbagliata delle fasi di trasformazione e commercializzazione ricadano sempre sui produttori e sul prezzo del latte alla produzione", conclude Cirronis.

(Unioneonline/D)

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