Pastori e agricoltori nuovamente sul piede di guerra. Le campagne sarde, strette nella morsa della crisi, si mobilitano per discutere i problemi dei comparti: dal prezzo del latte e degli altri prodotti agroalimentari nel corso dell’annata 2022/23 a come porre argine all’aumento di costi di produzione e delle materie prime, energia e carburanti.

Domani (lunedì 10 ottobre) si riuniscono a Cagliari (Centro Congressi della Fiera, alle 10.45) i settori dell’ortofrutta compresi i viticoltori, i cerealicoltori e gli apicoltori insieme ai Consorzi di Bonifica (ad un passo dal fermarsi per i costi troppo alti dell’energia e la mancata erogazione dei contributi da parte della Regione) guidati da Coldiretti Sardegna, per fare il punto sul comparto e decidere insieme le strategie da seguire.

Mercoledì a Tramatza si riuniscono i comitati spontanei dei pastori (alle 10 all’Hotel Anfora, km 103 della SS 131) per le analisi delle principali criticità del comparto.

“Questo è il momento per decidere se arrenderci e abbandonare tutto - scrivono i pastori nel volantino di convocazione dell’assemblea - oppure se è il momento di farci valere per portare avanti i nostri comparti come hanno fatto i nostri antenati, conservando così la nostra storia millenaria per far si che anche i nostri figli possano continuare a seguire queste attività con dignità”.

(Unioneonline/EC)

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