Aria fresca, sole, mare o campagna. Il mix perfetto delle vacanze è in Sardegna e ad approfittarne sono in tanti, tantissimi. Solo nel fine settimana pasquale si attendono oltre 100mila turisti, attirati dalle bellezze naturali, gli spazi aperti e le attrazioni storico-archeologiche di un’Isola diventata, quasi inaspettatamente, il paradiso per i vacanzieri del post pandemia.

Successo

«Sfioriamo il tutto esaurito», dice con soddisfazione Michelina Mulas, leader regionale degli agriturismi di Terranostra-Coldiretti. «Un boom quasi inatteso che ci ha preso in contropiede, ma non può che farci piacere perché ci conferma quanto il turismo all’aria aperta stia riscuotendo sempre più successo dopo due anni difficili trascorsi tra quarantene e lockdown».

«Il mercato è cambiato – dice Mulas – e chi sceglie l’agriturismo, per esempio, lo fa perché desidera vivere un’avventura immersa nell'ambiente incontaminato. Vuole bere e mangiare bene, ma anche trascorrere una giornata tra gli animali in fattoria, scoprendo la cultura e le attrazioni del territorio che lo ospita».

In marcia

Giampiero Pinna non può che lustrarsi gli occhi vedendo in queste settimane decine di persone ogni giorno percorrere i sentieri del Cammino minerario di Santa Barbara, il tracciato che 12 anni fa ha disegnato nel cuore del Sulcis nella speranza di rappresentare una valida alternativa al più quotato cammino di Santiago del Compostela per gli escursionisti di tutta Europa.

«La scommessa per ora può dirsi vinta – dice Pinna – anche perché siamo riusciti a valorizzare un territorio famoso per il buio delle miniere mettendo in vetrina la luce della natura». Le tappe del cammino sono piene di escursionisti e se ne attendono tanti altri nei prossimi giorni.

Prezzi congelati

L’aria di ottimismo la respirano anche i camping dell’Isola. I numeri del weekend pasquale rispecchiano quelli registrati nel 2019, l’ultimo anno libero dal virus. «Le prenotazioni ci fanno ben sperare – conferma Nicola Napolitano, presidente regionale della Faita, la federazione che riunisce i gestori dei campeggi – le vacanze a contatto con la natura piacciono sempre di più e noi stiamo cercando di venire incontro alle esigenze dei turisti che, sebbene amanti della Sardegna, devono scontrarsi con prezzi dei traghetti salatissimi».

L’Isola in vetrina

Non mancano le alternative per godersi la Pasqua tra feste profane e riti religiosi. Questi ultimi verranno riproposti al pubblico in tutta l’Isola dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Ovunque c’è grande attesa: da Cagliari a Castelsardo, passando per Iglesias, Bortigali, Bosa, Desulo, Dorgali, Laconi, Mamoiada, Oliena, Cuglieri, Santu Lussurgiu, Santa Giusta e Alghero. (Unioneonline)

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