A Pasqua il turismo in Sardegna non decolla. La domenica di festa è infatti attesa quest’anno molto presto, per il 31 marzo,  nell'ultima giornata della stagione invernale per quanto riguarda i collegamenti aerei, e dunque sono ben pochi i turisti attesi.

A confermarlo la Fiavet (Federazione delle agenzie di viaggi), con il presidente regionale Gian Mario Pileri che precisa come ci siano molti dubbi sulla possibilità «di vendere incoming», cioè biglietti e posti-letto per chi arriva in Sardegna.

Dello stesso avviso anche Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, secondo cui la stagione vera, di fatto, inizierà «con il ponte del 25 Aprile».

Buone prospettive, invece, per l’estate, con le prenotazioni, precisa Manca, «già oltre il dieci per cento in più rispetto a un anno fa».

Le varie località turistiche per Pasqua puntano dunque sulla mobilità all’interno dell’Isola e guardano già al lungo weekend di fine aprile: a Villasimius le prime aperture fra b&b, hotel musei e ristoranti.  L’Ogliastra punta su arrampicate e turismo sportivo, mentre la Riviera del Corallo è al lavoro per la terza settimana di aprile e per l'edizione 2024 della Setmana Santa a l'Alguer, un momento di grande fede popolare, ma anche un evento dal forte richiamo turistico, con migliaia di visitatori provenienti soprattutto dai vicini paesi.

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