Onorato: “Grimaldi vuole far fallire Tirrenia”. La replica: “Basse insinuazioni”
L’imprenditore lancia un duro j’accuse, ma il Gruppo risponde: “Ci tuteleremo con gli avvocati”
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"Da anni ritengo che sia in atto una strategia per portare al fallimento la prima infrastruttura sul mare del Paese, pianificata dal Gruppo Grimaldi con l'appoggio politico della Lega e finanziato prima del signor Antonello Di Meo ed oggi del fondo J Invest".
È quanto afferma l’armatore Vincenzo Onorato in un comunicato stampa, in cui si fa riferimento alla vicenda Tirrenia.
"Nel silenzio assordante che da oltre un anno caratterizza l'operato del il Mise e le vaghe e pretestuose missive dei commissari – prosegue onorato - apprendo che i commissari di Tirrenia in amministrazione straordinaria si appresterebbero a cercare di vendere il credito vantato nei nostri confronti di un non ben specificato 'fondo'".
"Il consistente rischio – continua l’armatore - è che dietro questo 'fondo' si celi il nostro concorrente Grimaldi e che comunque lo stesso voti sfavorevolmente il piano attestato in Tribunale e già peraltro accettato da banche e bondholders facendo così fallire la compagnia, liberando così rotte e personale, un aggravio per un eventuale acquirente".
"Chiedo che l'eventuale cessione del credito - conclude Onorato - avvenga con trasparenza su cifra, tempo e modi e che, come da me già proposto in passato, l'acquirente si obblighi al piano già accettato da banche e bondholders, obbligo che tra l'altro, e non è poco, valorizzerebbe, in caso di cessione, il credito a vantaggio dello Stato e dei creditori".
LA REPLICA – Dopo il j’accuse di Onorato, pronta la replica del Gruppo Grimaldi, che "respinge con fermezza ogni capziosa e strumentale insinuazione circa la volontà di acquisto di parte dei debiti delle società che fanno capo a Onorato. Ne è riprova il fatto che i suoi titolari hanno già e più volte rifiutato tutte le proposte pervenute, ostandovi motivi di etica personale e imprenditoriale".
"In ragione di queste e delle altre basse insinuazioni – prosegue la nota - il Gruppo fa presente di aver dato mandato ai suoi legali di valutare ogni possibile iniziativa a tutela dell'onorabilità delle società che lo compongono, della dirigenza e di tutte le donne e gli uomini che, con professionalità e abnegazione, in Italia e nel mondo, operano sotto le insegne Grimaldi".
(Unioneonline/l.f.)