"Noi dimenticati", cresce il malessere dei pastori. Bellanova martedì a Cagliari
Con l'inizio della nuova stagione lattiero casearia, il silenzio della politica e quel tavolo ministeriale fermo da maggio fanno risalire la tensionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sale la tensione nelle campagne sarde. Le proteste per la vertenza latte potrebbero presto riprendere vigore e - chissà - tornare ai livelli dello scorso febbraio.
L'ultimo tavolo ministeriale risale a maggio e oggi, con la stagione lattiero casearia appena ricominciata (il 1 ottobre), si avvertono i segnali di malessere, che il silenzio della politica sulla vicenda non è in grado di sopire.
"L'impressione - spiega Gianuario Falchi, uno dei rappresentanti degli allevatori al tavolo ministeriale - è che la vertenza sia stata messa da parte dalla politica, e che il cambio di governo e le varie campagne elettorali non abbiano aiutato".
Il prezzo del pecorino romano aumenta ("Ha raggiunto i 6,95 euro al chilo", spiega Falchi), ma quello riconosciuto ai pastori no.
L'emergenza, insomma, "non è finita", continua l'allevatore. "Buttare il latte è stato molto doloroso per noi, e oggi la gente è disperata perché, rispetto alle soluzioni prospettate, è rimasto solo il nostro dolore. Non abbiamo risposte, eppure abbiamo fatto l'impossibile per portare a casa il risultato".
I pastori sollecitano un nuovo incontro al ministero per definire le regole per i prossimi anni. "E invece - denuncia Falchi - nulla si sta muovendo, i 49 milioni per il settore sono fermi in un cassetto e la politica se ne lava le mani. I pastori hanno già raschiato il badile, non si può continuare a produrre con questi prezzi".
BELLANOVA A CAGLIARI - E proprio oggi, nel corso del consiglio regionale, l'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia ha annunciato che il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova sarà a Cagliari martedì 29 ottobre. Non si conoscono i dettagli del programma della visita, ma Murgia ha anticipato che Bellanova incontrerà Christian Solinas e le associazioni degli allevatori.
(Unioneonline/L)