La nuova scommessa del porto di Oristano sono le navi da crociera.

L'obiettivo del Consorzio industriale è di inserirsi nella programmazione 2019-2020.

In questo modo lo scalo non sarà più destinato solo alla movimentazione di merci alla rinfusa, ma potrà essere un sicuro attracco per navi da crociera e passeggeri.

Oltre che uno dei poli sardi per i depositi costieri di gas naturale liquido.

Nei giorni scorsi è stata chiesta la modifica del piano regionale dei trasporti per dare due nuove classificazioni al porto di Oristano: hub per il Gnl e per le navi da crociera.

Il presidente del Consorzio Massimiliano Daga ricorda che il porto industriale ha già caratteristiche adatte per accogliere le navi da crociera: dodici metri di pescaggio e le navi da 4mila passeggeri ce l'hanno di otto metri; oltre due chilometri e mezzo di banchina attrezzati e che si possono destinare a queste navi.

Ancora il sistema di illuminazione che consente le manovre di ingresso o uscita anche la notte.

E intanto sono già iniziati i primi contatti anche con gli armatori delle navi da crociera.

Strettamente legato al turismo crocieristico è il polo dei depositi costieri di gnl: entro il 2020 tutte le navi dovranno utilizzare il gas naturale liquido. E Oristano potrà offrire anche questa opportunità visto che nella banchina est sta sorgendo il primo deposito costiero di gnl in Italia con il progetto della Higas.
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