L'agenzia Moody's ha tagliato il rating sul debito sovrano della Cina da Aa3 ad A1 e ha cambiato l'outlook da stabile a negativo.

La decisione, si legge in una nota dell'istituto, è stata motivata con la prospettiva di un peggioramento del debito pubblico che potrebbe ulteriormente rallentare la crescita della seconda economia mondiale.

La decisione di Moody's certifica la fine di un lungo periodo caratterizzato da una grande crescita e dall'uscita dalla soglia di povertà per oltre 600 milioni di persone.

Era da oltre 25 anni che il Dragone non subiva un taglio del rating.

Secondo i dati ufficiali il debito pubblico di Pechino ammonta a 27.330 miliardi di yuan (circa 3.960 miliardi di dollari).

Tuttavia sul Paese pesa anche un indebitamento "monstre" del settore delle imprese, che avrebbe raggiunto quasi il 260% del Pil.

Il ministero delle Finanze cinese, dal canto suo, non ci sta, e parla di giudizio "non appropriato". "Sono sovrastimate le difficoltà dell'economia cinese e sono sottostimate le nostre capacità di rafforzare le riforme strutturali", recita il comunicato di Pechino.
© Riproduzione riservata