Maria Amelia Lai è la nuova presidente di Confartigianato Sardegna
L’imprenditrice 56enne originaria di Ozieri prende il posto di Antonio Matzutzi
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Maria Amelia Lai è stata eletta all’unanimità nuova presidente di Confartigianato Sardegna nell’assemblea che si è tenuta stamattina a Sassari. Prenderà il posto di Antonio Matzutzi.
L’imprenditrice 56enne originaria di Ozieri, attiva nel settore delle costruzioni e attuale presidente di Confartigianato Imprese Sassari, è al momento l’unica donna a guidare una associazione imprenditoriale dell’Isola.
Accanto a lei è stato eletto anche il nuovo VicePresidente Vicario Fabio Mereu, 44enne imprenditore di Cagliari del settore trasporto persone, che verrà supportato da altri due VicePresidenti: Giacomo Meloni, imprenditore edile di Olbia, e Giuseppe Pireddu, autoriparatore di Macomer.
Della nuova Giunta Regionale faranno parte anche Norella Orrù (Sud Sardegna), Sandro Paderi, Antonio Matzutzi ed Elisa Sedda (Oristano), Albino Casu (Nuoro), Marco Rau (Sassari) e Simone Ballo (Gallura).
“Noi artigiani siamo quelli che non si arrendono – ha detto la neopresidente nel primo discorso dopo l’elezione - perché crediamo nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio, nell’investimento in tecnologia ma soprattutto noi siamo quelli che non abbandonano le loro radici ma credono nel presente e nel futuro”.
“Ogni territorio custodisce la qualità manifatturiera del made in Sardegna – ha aggiunto Lai - se adeguatamente valorizzati, questi rappresentano un volàno strategico per la competitività dell’artigianato e delle Piccole e medie imprese. I dati ci raccontano di una vocazione imprenditoriale importante nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati nel futuro prossimo anche attraverso il Recovery Plan, che dovrà porre al centro dell’agenda della politica le PMI, l’ambiente e l’innovazione tecnologica”.
“Come artigiani chiediamo infrastrutture viarie e tecnologiche per essere competitivi non con le zone limitrofe, ma con il mondo intero. Abbiamo necessità di strade e di linee web ad alta velocità per la movimentazione dei beni che produciamo e per la veicolazione della conoscenza, della cultura e dei prodotti dell’ICT. Abbiamo necessità di utilizzare le risorse europee in arrivo per interventi finalizzati a sostenere le attività produttive e a colmare i gap infrastrutturali che comprimono le potenzialità economiche dei territori più svantaggiati”, ha aggiunto.
Poi, alla presenza dell’Assessore Regionale dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris e del Consigliere Regionale Gianfranco Ganau, ha presentato le principali evidenze del rapporto “Imprese Artigiane: protagoniste della ripartenza dell’economia della Sardegna”, elaborato dall’Ufficio Studi regionale dell’associazione di categoria su dati Istat, Unioncamere e Movimprese.
Secondo il report, nell’Isola sono 34.253 le imprese artigiane registrate, il 20,1% di tutte le attività produttive sarde, con complessivamente 61.441 addetti, che superano i 100mila considerando l’indotto.
Di queste ben 5.900 sono create e gestite da donne e 2.542 sono quelle condotte da under 35.
“Un sistema di imprese, addetti e territori su cui gravano, da tempo immemorabile, condizioni che ne limitano lo sviluppo – ha concluso Lai - e parliamo dei problemi legati alla rappresentatività, al credito, alla competitività, alla burocrazia, al lavoro, alla formazione, al territorio, all’ambiente, alle infrastrutture, all’energia, ai trasporti e all’insularità. Le aziende chiedono solo di essere liberate da questi pesi”.
(Unioneonline/F)