Sindaci sardi in rivolta per i tagli imposti agli enti locali dalla Manovra finanziaria elaborata dal governo.

Si parla di un miliardo di euro in quattro anni, dal 2024 al 2028. Una sforbiciata, dovuta alla spending review in termini di minori trasferimenti, che mette a rischio scuole e trasporti. 

Emiliano Deiana (Anci Sardegna) parla di «misura non accettabile» e di «gravissimo errore», mentre l’assessore regionale al Bilancio Giuseppe Fasolino, schierandosi dalla parte dei primi cittadini, assicura: «La Regione è vicina agli enti locali. Non è accettabile che ogni volta si vada a prendere alla base: sono sempre i Comuni che devono fare i sacrifici maggiori». 

L’articolo completo di Cristina Cossu su L’Unione Sarda in edicola e nell’edizione digitale

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