Continua la messa a punto della manovra da parte del governo all'indomani dell'incontro tra il premier Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini su fisco e pensioni.

Oggi sarà la volta dei sindacati, attesi a Palazzo Chigi alle 18. Sul tavolo la legge di bilancio e, in particolare, le pensioni e la destinazione degli 8 miliardi per la riduzione delle tasse. Poi una cabina di regia precederà il consiglio del Ministri, che probabilmente verrà fissato per giovedì.

I tre segretari intanto hanno già bocciato la possibilità di un ritorno alla Legge Fornero, che fissa l’età pensionabile a 67 anni, dopo la cancellazione di Quota 100.

Proprio il nodo delle pensioni resta quello più difficile da sciogliere per non scontentare le diverse anime della maggioranza.

Il Carroccio intende evitare a ogni costo il ritorno alla Fornero e propone che venga istituito un fondo destinato alle piccole aziende (con meno di 15 dipendenti) per aiutare i loro lavoratori.

Anche Partito democratico e Movimento 5 Stelle, in una sintonia confermata da un pranzo tra il leader Giuseppe Conte e il segretario Enrico Letta in centro a Roma, concordano sulla necessità di ammorbidire lo scalone di cinque anni che scatterebbe da gennaio. Bisogna puntare, ha spiegato il ministro del Lavoro Andrea Orlando alla riunione del gruppo del Pd alla Camera, a “correggere” alcune delle storture di Quota 100, favorendo in modo particolare “i lavoratori delle Pmi, le donne” e chi ha “carriere discontinue”.

I dem insistono anche sull'attenzione a chi fa lavori gravosi, guardando alla proroga dell'Ape social che per loro andrebbe rafforzata in modo significativo, non solo ampliando la lista dei lavori più faticosi ma aiutando le donne.

(Unioneonline/F)

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