"Buona Pasqua a tutti, state con le persone che vi fanno stare bene e fatele stare bene a vostra volta. Un saluto dagli splendidi fondali della Sardegna!".

La vacanza social nell'Isola del ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha fatto infuriare i sindacati.

In particolare i quelli dei commessi che nelle giornate di Pasqua e Pasquetta sono al lavoro nei supermercati e nei centri commerciali.

"Il Governo del cambiamento non ha cambiato proprio nulla", attacca Francesco Iacovone, del Cobas nazionale. Sottolineando come proprio Di Maio sia stato il principale sostenitore della proposta di chiusura dei negozi nei giorni festivi, rimasta poi lettera morta.

"Una proposta di legge - aggiunge Iacovone - arenata in commissione e la promessa che il passato Natale i commessi lo avrebbero trascorso in famiglia che si è rivelata la solita bufala elettorale.

Ancora, incalzano i Cobas, "il vice premier passa dalle piste da sci delle località esclusive con Di Battista in inverno, al mare della Sardegna in primavera e posta selfie e video di auguri, ma della legge nemmeno l'ombra".

Intanto, aggiunge il rappresentante sindacale, i commessi si sentono presi in giro da chi diceva di voler abbattere la casta, ma si comporta in tutto e per tutto come parte di essa".

"Il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico - chiude il portavoce Cobas - è ora che cominci a dare seguito alle sue promesse e dignità ai lavoratori del commercio, che in questi giorni di ponte per quasi tutti gli italiani, sono costretti ad un super lavoro con turni massacranti e orari assurdi".

(Unioneonline/l.f.)
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