Mentre in Ucraina infuria la guerra, l’Italia continua a cercare fonti alternative al gas russo.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo l'Algeria è volato in Qatar insieme all'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, per una visita di due giorni anticipata da una telefonata del premier Mario Draghi all'emiro Tamin Bin Hamad Al Thani.

"Senza perdere un attimo di tempo, stiamo intervenendo per rafforzare con altri Paesi la nostra cooperazione energetica. Lavoriamo per aumentare le nostre forniture di gas nel breve, medio e lungo periodo, per evitare ogni genere di ricatto", ha spiegato Di Maio. Lo scambio di vedute, fa sapere Palazzo Chigi, si è concentrato "sull'eccellente partenariato bilaterale, sulla collaborazione energetica e sulla valutazione della crisi in Ucraina".

"Dobbiamo agire in fretta per arginare i potenziali effetti economici di questa guerra portata avanti dal governo russo e tutelare famiglie e imprese italiane", ha aggiunto Di Maio, guardando all’isolamento crescente della Russia dopo le sanzioni e alla necessità di diversificare gli approvvigionamenti di combustibile fossile, ancora necessario a far funzionare la macchina Italia nonostante la transizione verde promessa nel Pnrr con limiti alle emissioni di Co2.

Il Qatar, terzo produttore di gas naturale al mondo (oltre 177 miliardi di metri cubi all'anno), per l'Italia è al momento il terzo esportatore di gas naturale - dopo appunto la Russia e l'Algeria - e il primo di gas naturale liquefatto, per una fornitura di 6,9 miliardi di metri cubi l'anno pari a quasi il 10% del totale delle importazioni, contro il 40% del gas russo. Algeri intanto ha già promesso a Roma di aumentare di circa 2 miliardi di metri cubi le sue forniture per arrivare a 30 già "nei prossimi mesi".

Lunedì, intanto, il premier Mario Draghi andrà a Bruxelles dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, insieme al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, per discutere del conflitto e della gestione dei rifugiati, ma anche con l'obiettivo di una politica di breve e medio periodo per differenziare le fonti di approvvigionamento.

(Unioneonline/D)

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