La guerra in Ucraina non si ferma, si continua a combattere dopo l’invasione delle truppe russe. Nel mirino luoghi strategici come le centrali nucleari e le grandi città, quelle che possono rivelarsi strategiche per il controllo del territorio.

Nel fine settimana dovrebbero svolgersi ulteriori colloqui tra le delegazioni di Kiev e di Mosca, mentre lunedì – come chiesto da Usa e Albania – si riunirà il consiglio di Sicurezza dell’Onu. 

Mosca intanto, dopo dieci giorni di guerra, ha annunciato una tregua di 5 ore per aprire corridoi umanitari e permettere l'evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha, due località sotto assedio e sottoposte a intensi bombardamenti, ma di fatto finora l'iniziativa non è mai partita. Le autorità di Mariupol hanno informato che l'evacuazione dei civili è stata rinviata, a causa di multiple violazioni della tregua da parte delle forze russe, che continuano a bombardare la città e i dintorni, sul percorso previsto per il corridoio umanitario. Secondo il ministro degli Esteri russo Lavrov, invece, l'evacuazione delle due città non è andata avanti perché "non si è presentato nessuno". 

A complicare la situazione, inoltre, è la notizia - data finora solo dalla Ukrainska Pravda di Kiev - che i servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della delegazione che partecipa ai colloqui, accusato di tradimento. L'uomo sarebbe stato ucciso durante un tentativo di arresto, dopo che erano state raccolte "forti prove" che stava divulgando informazioni alla Russia. 

LA GIORNATA:

Ore 19.30 – Bennett vola da Scholz dopo Putin

Il premier Naftali Bennett alla fine del colloquio di 3 ore con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca sta volando per Berlino dove è atteso dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo dice la tv pubblica israeliana. Bennett e Scholz si erano già visti mercoledì scorso a Gerusalemme. 

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Ore 18.35 – Ucraini riprendono il controllo di Mykolayv

Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Mykolayv, città portuale del sud, dove ieri erano entrati i russi. Lo ha reso noto il Kyiv Independent, aggiungendo che i militari ucraini hanno sequestrato l'equipaggiamento russo.

Il governatore dell'oblast di Mykolayv, Vitaly Kim, ha parlato di vittime civili, senza specificarne il numero.

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Ore 18.20 – Russi sequestrano ospedale psichiatrico con 670 pazienti

Le forze russe hanno sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a circa 60 km da Kiev. Lo riferisce il governatore della regione Oleksiy Kuleba, citato dal Guardian. "Sono persone con esigenze speciali, necessitano di aiuto costante, molti di loro sono stati costretti a letto per anni. Stanno finendo l'acqua e le medicine", aggiunge.

Secondo fonti locali, gli assalitori sarebbero forze cecene arrivate e i contatti con l'istituto sono interrotti.

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Ore 18.10 – Bennett a sorpresa a Mosca per parlare con Putin

Il premier israeliano Naftali Bennett si trova a Mosca al Cremlino per colloqui con il presidente Vladimir Putin sull'Ucraina. Lo riportano i media israeliani che citano fonti del Cremlino. La visita di Bennett è stata definita 'inusuale' in quanto il volo si è svolto disabato ed il premier israeliano è notoriamente religioso. Nei giorni scorsi Bennett aveva parlato due volte con il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky e due volte anche con Putin.

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Ore 17.50 – Mosca conferma: "Ripresa l’offensiva a Mariupol”

L'offensiva russa a Mariupol "è ripresa a causa della riluttanza da parte ucraina ad esercitare pressione sui nazionalisti per prolungare la tregua". Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass.

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Ore 17.30 – Blinken alla frontiera tra Polonia e Ucraina – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è in visita alla frontiera tra Polonia e Ucraina, dove i rifugiati ucraini varcano il confine in fuga dalla guerra dopo l'invasione russa. 

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Ore 17.20 – Croce Rossa: “Stop ai corridoi umanitari” – I corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha non saranno realizzati oggi. Lo riferiscono alcuni media ucraini citando fonti della Croce Rossa, secondo cui il primo tentativo di un'uscita sicura per i civili è fallito. "Continuiamo le trattative costantemente. Spero che domani avvenga l'evacuazione di donne, bambini e anziani ma per ora la Russia continua a bombardare", ha detto - secondo le stesse fonti - il viceprimo ministro per la reintegrazione dei territori ucraini temporaneamente occupati, Irina Vereshchu. 

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Ore 17 – Zelensky: “10mila soldati russi uccisi, senza sapere perché” – "Quasi 10mila soldati russi sono stati uccisi". Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky: "E' terribile, sono 18enni, ventenni, quasi bambini, soldati a cui non è stato spiegato che stavano andando a combattere. La Russia dovrebbe dargli un'altra possibilità", ha sottolineato il leader ucraino, assicurando comunque che i russi "perderanno" questa guerra. 

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Ore 16.15 – Putin contro la no-fly zone  – Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che la decisione di imporre una no-fly zone sull'Ucraina da parte di qualsiasi Paese sarebbe equivalente ad una dichiarazione di guerra. "Ogni mossa in quella direzione sarebbe da noi considerata una partecipazione al conflitto armato", ha detto il capo del Cremlino durante un incontro con Aeroflot. 

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Ore 15.30 – “Solo 400 evacuati a Volnovakha per i raid russi” – Le autorità ucraine hanno reso noto che solo 400 persone sono state evacuate da Volnovakha e dagli insediamenti vicini durante il cessate il fuoco temporaneo annunciato oggi, a causa dei bombardamenti russi. Il piano iniziale era di evacuare oltre 15mila civili durante le tregua, iniziata alle 8 del mattino italiane. "Sebbene avessimo l'intenzione e il trasporto necessario per evacuare molte più persone, abbiamo dovuto fermare il movimento della colonna, perché i russi hanno ricominciato a bombardare Volnovakha senza pietà ed era molto pericoloso spostarsi", ha detto il governatore regionale Pavlo Kyrylenko, come riporta la Bbc. 

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Ore 15 – Putin: “Le sanzioni sono come una dichiarazione di guerra” – Le sanzioni che vengono imposte alla Russia sono come una dichiarazione di guerra: lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin. "Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà - ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax - è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra". 

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Ore 14.30 – Putin: “I corridoi umanitari ostacolati dai nazionalisti”

"Il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini": lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, citato dalla Tass.

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Ore 13.52 – Nuovo tweet del Papa per la pace

Papa Francesco ha diffuso oggi sul suo account un nuovo tweet in ucraino e in russo, oltre alle altre nove lingue usate di solito, per invocare la pace in Ucraina.

"Chiediamo alla Regina della Pace di stendere su di noi il suo manto: sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta!", si legge.

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Ore 13.28 – Ue verso stop relazioni privilegiate con Russia al Wto

I Paesi membri dell'Ue sostengono la proposta della Commissione europea di mettere fine alle relazioni privilegiate con la Russia all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto). "C'è forte sostegno a lavorare con Paesi che la pensano allo stesso modo su una dichiarazione congiunta e la volontà di adottare misure commerciali appropriate come azione", ha riferito una portavoce della Commissione europea. "Dal punto di vista dell'Ue, queste misure" commerciali "sarebbero adottate secondo le stesse procedure utilizzate per l'adozione dei precedenti pacchetti di sanzioni".

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Ore 13.10 – Media Ucraina, 007 di Kiev uccidono loro negoziatore, “era una spia”

I servizi segreti ucraini (Sbu) hanno ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l'accusa di tradimento. Secondo fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda, l'uomo è stato ucciso durante un tentativo di arresto. La stessa fonte rivela che c'erano "forti prove" che stava divulgando informazioni alla Russia. 

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Ore 12.45 – Di Maio : “La guerra di Putin va fermata subito con la diplomazia”

"Questa guerra scatenata da Putin contro la democrazia e la libertà va fermata subito, usando la carta della della diplomazia per ritrovare la pace". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook in un post nel quale sono allegate alcune drammatiche fotografie della guerra. "A Serhii le bombe russe hanno portato via il figlio Iliya di 16 anni, stava giocando a pallone a Mariupol. La casa di Yevghen, a Irpin, non esiste più: colpita da un bombardamento russo, distrutta. Oltre a non avere più la sua abitazione, Oleg, cittadino di Žytomyr, non ha più la moglie, vittima di questa folle guerra", aggiunge Di Maio. 

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Ore 12.30 – Mariupol: “Troppe violazioni, non possiamo evacuare”

L'evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol è stata rinviata a causa di multiple violazioni della tregua annunciata dalla Russia. Lo riferiscono le autorità municipali che hanno invitato i civili a raggiungere i rifugi. L'evacuazione che sarebbe dovuta cominciare questa mattina "è stata rinviata per motivi di sicurezza" perché le forze russe "continuano a bombardare Mariupol e dintorni" scrive su Telegram la municipalità.

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Ore 12 – L’Ucraina ai governi europei: “Chiudete i porti alle navi russe”

"Cari amici europei! Aiutaci a fermare Putin. Fate sentire la vostra voce e chiedete ai vostri governi di chiudere i porti europei alle navi russe". Lo scrive il sito twitter del governo ucraino. 

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Ore 11.50 – Dal 6 marzo l’Ucraina potrà importare il gas dalla Polonia 

L'Ucraina sarà in grado di importare gas dalla Polonia dal 6 marzo, compreso il gas dai terminali GNL polacchi. Lo ha annunciato oggi l'operatore del sistema di transito del gas gestito dallo stato ucraino in una dichiarazione. I due operatori di transito hanno concordato l'introduzione della capacità garantita per le importazioni di gas e "questo consente l'importazione fisica di gas dalla Polonia, anche dal terminale GNL, su base garantita", ha detto la società ucraina.

L'Ucraina, uno dei maggiori consumatori di gas d'Europa, non importa gas dalla Russia dal 2015 e lo acquista in Europa.

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Ore 11.30 – In programma telefonata Erdogan-Putin

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan prevede di sentire domani al telefono Vladimir Putin. "Questa guerra deve essere fermata immediatamente, è necessario sedersi al tavolo dei negoziati. Il nostro presidente sta conducendo una diplomazia molto intensa. Avrà colloqui con Putin domani", ha detto il portavoce presidenziale turco Ibrahim Kalin.

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Ore 11 – Mariupol, russi non osservano tregua su tutto percorso

Le autorità municipali di Mariupol affermano che i russi non stanno osservando la tregua annunciata da Mosca lungo tutto il percorso concordato. "Stiamo negoziando con la parte russa la conferma della tregua lungo l'intero percorso di evacuazione", ovvero lungo Mariupol, Nikolske, Rozivka, Polohy, Orikhiv, Zaporizhzhia. 

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Ore 10.30 – F1, la Haas licenzia il pilota russo Mazepin

Haas, team di Formula 1, ha licenziato il pilota russo Nikita Mazepin. Interrotti i rapporti anche con Uralkali, principale sponsor della squadra, azienda di proprietà del padre del pilota, Dmitry Mazepin. La decisione è stata presa a causa del conflitto in Ucraina. "Come il resto della comunità della Formula 1, il team è scioccato e rattristato dall'invasione dell'Ucraina e desidera una fine rapida e pacifica del conflitto", si legge in una nota.

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Ore 9.32 – Personale della centrale di Chenobyl “intrappolato” dai russi

Il personale della centrale nucleare di Chernobyl è rimasto intrappolato 10 giorni dopo la sua cattura da parte delle forze russe. "Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente", ha detto Yury Fomichev, sindaco di Slavutych, una città nel nord dell'Ucraina costruita per il personale evacuato dalla centrale nucleare dopo il disastro del 1986.

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Ore 9.15 – Evacuazione a Mariupol 

Mariupol comincia alle 9 GMT, le 10 in Italia, l'evacuazione dei civili. Le autorità municipali hanno inoltre indicato che l'evacuazione è prevista fino alle 14 GMT, le 15 in Italia. Sono oltre 200mila le persone che saranno evacuate da Mariupol e più di 15mila da Volnovakha, stando alla vicepremier ucraina Irina Vereshchuk.

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Ore 8.50 – Proseguono i bombardamenti

Nella notte sono stati segnalati raid, esplosioni, razzi in più parti dell'Ucraina. Colpita anche la città orientale di Sumy.  Le sirene d'allarme sono risuonate a Kiev, Zhytomyr e Chernihiv. 

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Ore 7.30 – Apertura corridoi umanitari

Da Mosca una nota del ministero della Difesa annuncia che a partire dalle 10 (ora locale) ci sarà un cessate il fuoco per consentire l’apertura di corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha.

(Unioneonline)

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