Quattordici dipendenti amministrativi delle quattro Associazioni provinciali allevatori della Sardegna sono stati licenziati.

Effetto di un progetto di riorganizzazione interna che però rischia di bloccare le attività delle associazioni: da una settimana i dipendenti sono in stato di agitazione, anche oggi nella sede di Nuraxinieddu, alle porte di Oristano, i lavoratori sono arrivati da tutta la Sardegna per far sentire la propria voce e organizzare un presidio che andrà avanti fino a che non si troverà una soluzione.

Lo sciopero era stato indetto unitariamente da Uila-Uila, Flai-Cgil e Fai-Cisl il 28 febbraio scorso, quando i dipendenti si sono riuniti in assemblea per fare il punto della vertenza. Martedì prossimo è in programma una nuova manifestazione a Cagliari, i lavoratori chiedono che i licenziamenti vengano revocati e il personale sia subito reintegrato in organico e soprattutto chiedono garanzie per il loro futuro. Molti dei dipendenti non ricevono lo stipendio da più di sei mesi e ora chiedono un intervento urgente anche alla Regione. I dipendenti delle Apa da decenni svolgono la loro attività a favore degli allevatori sardi, occupandosi delle procedure legate alla vendita e all'acquisto dei capi, dei controlli, della tenuta dei libri genealogici e dell'organizzazione delle mostre. Secondo i sindacati si sta sottovalutando l'importanza di un servizio fondamentale.
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