"Massimo sconcerto".

È il sentimento manifestato dagli imprenditori aderenti a Confindustria Sardegna "per la mancata approvazione del disegno di legge sul Governo del territorio in conseguenza del ritiro del provvedimento da parte della Giunta Regionale".

Anche il mondo dell'imprenditoria dell'Isola interviene dunque nelle polemiche sul rinvio in Commissione urbanistica del ddl, chiesto ieri dal governatore Francesco Pigliaru, "perché - queste le sue parole - una riforma così importante deve avere ampio consenso".

"Prendiamo atto invece - aveva spiegato il numero uno di Villa Devoto - che questo consenso attualmente non c'è e anche se la Sardegna non ha bisogno di rinvii ma di una legge urbanistica, chiediamo di riportare il testo nuovamente in commissione".

Oggi, dopo le reazioni politiche, sono arrivate anche quelle degli imprentitori.

Affidate a una nota, diffusa dalla stessa Confidustria.

Dove si legge: "Confermiamo, come più volte manifestato, che il testo in discussione, per quanto non del tutto rispondente alle proposte avanzate dalla grande maggioranza delle rappresentanze imprenditoriali, economiche, professionali e del lavoro, costituisce uno strumento fondamentale per il rilancio del sistema produttivo isolano e per le sue ricadute positive sui livelli occupazionali".

Alla luce di questa situazione, "facendo appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche rappresentate in consiglio regionale", gli imprenditori chiedono "che, facendo prevalere l'interesse generale e dello sviluppo sostenibile su quelli di parte ed elettorali e senza lasciarsi condizionare da derive demagogiche o populiste, si trovi una soluzione condivisa per approvare la legge in tempi rapidi, prima dello scioglimento del consiglio".

(Unioneonline/l.f.)

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