Sono incoraggianti i dati sul mercato del lavoro relativi al terzo trimestre 2021 diffusi oggi dall’Istat.

Nel periodo luglio-settembre di quest’anno si è registrato un incremento di 121mila occupati (+0,5%) rispetto al trimestre precedente, legato alla crescita dei lavoratori dipendenti (+156 mila, +0,9%), inseriti con contratti sia a tempo indeterminato sia a termine, che si è contrapposta al calo degli indipendenti (-35 mila, -0,7% in tre mesi). Gli occupati sono aumentati complessivamente di 505mila unità (+2,2%) rispetto al terzo trimestre del 2020.

Il tasso di occupazione è così salito al 58,4%, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito, toccando quota 9,2%.

Nel terzo trimestre 2021, inoltre, le ore di lavoro sono cresciute dell’1,4% se confrontate a quelle del periodo aprile-giugno e del 4,1% rispetto al terzo trimestre 2020.

Anche i dati mensili provvisori del mese di ottobre sembrano confermare il trend di aumento degli occupati (+35mila, +0,2% rispetto a settembre), che si è associato al calo degli inattivi di 15-64 anni (-79mila, -0,6%).

DURANTE LA PANDEMIA È AUMENTATA LA PRODUTTIVITÀ – Buone notizie vengono inoltre dal report dell’Istituto italiano di statistica sulla produttività del lavoro, che nel 2020, in piena pandemia da Covid, è aumentata dell'1,3% come risultato di un calo delle ore lavorate più intenso di quello del valore aggiunto (rispettivamente -13% e -11,8%). 

"Nel 2020 - si legge nel rapporto - la produttività del lavoro è aumentata marcatamente nel settore delle attività finanziarie e assicurative (6,3%), nei Servizi di informazione e comunicazione, nel settore dell'Istruzione, sanità e assistenza sociale (5,7%) e, in misura più contenuta, nelle Costruzioni (2,8%). Il calo più significativo si è registrato in Agricoltura (-3,9%). Nell'Industria in senso stretto, la produttività del lavoro ha segnato una debole crescita (+0,1%), dopo tassi di crescita medi annui decisamente più marcati negli anni precedenti".

Il dato italiano risulta di gran lunga superiore a quello tedesco (+0,4%), mentre la media dell’Ue27 ha registrato un -0,1% (con contrazioni del 2,8% in Spagna e dell'1,1% in Francia).

(Unioneonline/F)

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