È scontro tra pastori sulla gestione della vertenza latte. La neonata associazione Più Sardegna con una nota si è dissociata dalle iniziative dei due portavoce, Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi.

"Non condividiamo - si legge - le iniziative personali, i proclami e i comportamenti di Sanna e Falchi, dunque non li riconosciamo come leader né come portavoce dei pastori sardi".

Il tema del contendere è tutto politico. Infatti Più Sardegna "difende l'operato e ribadisce piena fiducia nell'assessore all'Agricoltura Gabriella Murgia, non condividendo la richiesta di dimissioni avanzata con modalità inammissibili e non condivise dai due portavoce senza seguito e senza bandiere".

Ancora: "Sanna e Falchi hanno sottoscritto per tutti la penalizzante griglia con accordo sul prezzo del latte fissato a 74 centesimi, vanificando le azioni di protesta ed impedendo l'adozione di misure diverse".

LA REPLICA - "Ormai siamo scomodi, noi vogliamo continuare a fare i pastori veri e non i burattini e i tirapiedi di assessori e politici", controbattono all'unisono i due portavoce.

In particolare Nenneddu Sanna ritiene che la presa di posizione di Più Sardegna "sia frutto del mio attacco all'assessore Murgia, che è molto vicina all'associazione". "Noi - continua il pastore - abbiamo sempre fatto le cose non da soli ma con il consiglio di tantissimi colleghi, e al solo scopo di riportare dignità al nostro lavoro. Mai abbiamo preteso di rappresentare tutti i pastori della Sardegna, così come non li rappresenta l'associazione Più Sardegna".

Ancora: "Noi vogliamo invertire la rotta e far scaturire da quella protesta di febbraio le regole certe per il prossimo futuro e non i soliti contentini dei vari politici di turno che hanno il solo scopo di tenersi ben salda la poltrona". Infine, per chiarire: "Non ci siamo mai autoproclamati come sostengono loro, ma siamo riconosciuti come portavoce da quei pastori che a febbraio hanno buttato il loro latte, stufi di associazioni, movimenti e politici inutili".

I PASTORI SENZA BANDIERA - I comitati dei pastori senza bandiera, coloro che si riconoscono in chi ha ispirato la protesta di febbraio, ribadiscono la loro fiducia in Nenneddu Sanna e Gianuario Falchi. "Non sono leader, ma sono stati indicati all'unanimità come portavoce in assemblee dove erano presenti fisicamente più di mille pastori".

Poi l'attacco a Più Sardegna: "Non ci piacciono le guerre tra pastori, soprattutto se mirate a proteggere poltrone. Evidentemente Più Sardegna ha deciso di aggiungersi alle già numerose sigle".

Infine, sulla Murgia: "La nostra contrarietà all'assessore non è legata a ragioni politiche o personali, ma alla inconcludenza delle politiche attuate dall'assessorato".

Comunque vada a finire, una guerra che di certo non fa bene alla causa.

(Unioneonline/L)
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