Italia in recessione tecnica.

Come anticipato ieri dal premier Giuseppe Conte nel suo intervento ad Assolombarda, l'Istat ha reso noto - nella stima preliminare - che nel quarto trimestre dello scorso anno il Pil del nostro Paese è sceso dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

Un nuovo calo dopo quello registrato nel terzo trimestre (-0,1%).

La variazione negativa è il risultato diminuzione del valore aggiunto nel comparto che raggruppa agricoltura e pesca e in quello dell’industria e di una sostanziale stabilità del settore dei servizi, attualmente in fase di stagnazione.

Numeri che secondo l'ente rappresentano la peggiore performance economica negli ultimi cinque anni e che rendono sempre più difficile per il governo gialloverde centrare per il 2019 l'obiettivo di una crescita del +1%, previsto nella manovra approvata lo scorso dicembre.

I DATI SUL LAVORO - L'istituto nazionale di statistica ha rilasciato anche gli ultimi dati disponibili sul mercato del lavoro.

A dicembre in Italia il tasso di disoccupazione si è attestato al 10,3%, in flessione di 0,2 punti percentuali.

La diminuzione riguarda prevalentemente gli uomini e le persone con più di 35 anni, mentre aumenta leggermente la percentuale dei giovani senza lavoro (pari al 31,9%, con +0,1%).

In leggera crescita, invece, gli occupati nell'ultimo mese del 2018: il numero è salito di 23mila unità (+0,1%).

L'incremento è dovuto soprattutto a un aumento dei lavoratori a termine (+47 mila) e degli autonomi (+11 mila), mentre continua il trend di calo dei dipendenti con contratto a tempo determinato (-35 mila).

In confronto allo stesso periodo dell'anno precedente (dicembre 2017) la crescita degli occupati è stata di 202mila unità in più.

In aumento anche il tasso di occupazione, che si è attestato al 58,8% (+ 0,1 punti percentuali).

(Unioneonline/F)

RENZI CONTRO DI MAIO:

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