Parte ufficialmente la privatizzazione di Ita Airways.

Nel Consiglio dei ministri che ha dato l’ok alla riforma della giustizia, il governo ha varato il decreto che avvia l'iter per la ricerca di un partner per la compagnia pubblica nata quattro mesi fa dalle ceneri di Alitalia.

Due le opzioni previste: offerta pubblica o vendita diretta.

Al momento sul tavolo c'è solo la manifestazione di interesse presentata da Msc e Lufthansa, ma l’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi assicura che i pretendenti ci sono.

Il Mef, azionista unico di Ita, resterà nel capitale con una quota di minoranza, che in una seconda fase potrebbe anche essere venduta.

Il nuovo step era atteso da settimane, visto che a fine gennaio si è fatta avanti formalmente la cordata Msc-Lufthansa, ma per poter procedere serviva prima la cornice giuridica, che viene ora fornita dal Dpcm che avvia la "procedura per la vendita di Ita", ha annunciato il presidente del consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa.

Con il provvedimento, si apre il "processo di ricerca di un partner" per Ita, per il quale - ha dichiarato il titolare del Tesoro Daniele Franco - "seguiremo le usuali procedure: offerta pubblica o vendita diretta".

La prima prevede che si individui una quota da vendere che viene messa sul mercato, con la seconda si avvia una trattativa privata con un unico offerente. Due canali paralleli percorribili a seconda delle condizioni che si verranno a creare.

"Abbiamo dei soggetti interessati a questa operazione", ha spiegato il ministro, che ora dovrà procedere alla selezione degli advisor legale e finanziario che assisteranno il Mef durante l'intera procedura di privatizzazione e sonderanno il terreno per capire quale delle due strade scegliere.

Sul tavolo al momento c'è solo la proposta della cordata formata dal colosso del cargo Msc e dalla compagnia tedesca Lufthansa, che il 24 gennaio hanno annunciato la manifestazione di interesse per acquistare la maggioranza della compagnia italiana, chiedendo un periodo di esclusiva di 90 giorni.

Si attende ora che scoprano le carte gli altri potenziali interessati. Circola sempre il nome di Air France, che però, non avendo ancora restituito gran parte degli aiuti Covid, non può entrare nel capitale di Ita. Delta, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe annunciato al governo l'intenzione di presentare una manifestazione di interesse: ma la compagnia, interpellata su questo, non risponde.

"Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi", ha concluso Franco. L'orizzonte al momento al momento quello indicato dal management di Ita, che è di finalizzare l'alleanza entro giugno. 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata