È cominciato oggi il sopralluogo, che durerà due giorni, di un esperto israeliano nelle aree del centro Sardegna colpite dall’invasione di cavallette. Lo zoologo Yoav Motro, accompagnato dai ricercatori dell’Università di Sassari e dai sindaci dei territori, ha fatto tappa a Orotelli e Ottana, domani toccherà a Noragugume e ai centri del Marghine.

Il fenomeno riguarda un territorio compreso tra i 35mila e i 40mila ettari.

Il punto sulla situazione verrà fatto nel pomeriggio di domani a Cagliari, nella sede della Protezione civile.

"Abbiamo capito che la situazione israeliana è molto diversa dalla nostra, ma ci sono delle tecniche per combattere le cavallette già sperimentate da loro che possiamo utilizzare anche qui - racconta Marcello Onorato, responsabile per Laore del piano di lotta alle locuste insieme all'Università di Sassari - Da Israele stiamo imparando che si può usare la tecnologia con i droni per il monitoraggio sugli sciami. Possiamo poi intervenire con le arature e con le sostanze chimiche come la deltametrina per sterminare le uova. Un'azione preventiva - aggiunge - per limitare in futuro la superficie invasa. Stiamo anche monitorando la presenza di coleotteri, importati dal Lazio nel 1946 proprio per la lotta biologica alla cavallette: li conteremo e li cattureremo - annuncia Onorato - per portarli nelle zone maggiormente infestate".

Ignazio Floris, professore dell’Università di Sassari, sottolinea: “È possibile che ci sia un accordo tra Sardegna e Israele per mettere in campo un'azione integrata contro le cavallette. Ma sappiamo di avere problemi diversi, non combattiamo le stesse specie e anche la tipologia di lotta sarà diversa. In Sardegna utilizzeremo un approccio moderno di lotta integrata biologica e chimica associata alle arature e la lotta chimica. Tutte le tecniche che si potranno condividere con gli israeliani saranno le benvenute".

(Unioneonline/s.s.)

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