L’inflazione sta lentamente erodendo i risparmi dei sardi e per le famiglie dell’Isola si annunciano mesi da brividi.

Alla fine del 2022, se il carovita dovesse rimanere sui livelli attuali, oltre 1,6 miliardi di euro custoditi nei conti correnti regionali senza alcun rendimento o quasi andranno in fumo. In altre parole, in un solo anno l’economia sarda potrebbe perdere più di quanto otterrà a breve coi fondi tanto attesi del Pnrr (oltre 1,5 miliardi) per riqualificare le infrastrutture e i servizi che in teoria dovrebbero portare benefici per i prossimi decenni.

Insomma, a causa della crescita dell’inflazione, stimata per il 2022 all’8%, la dimensione economica reale del deposito bancario ha subito una drastica decurtazione. E a pagare il conto più salato sono le famiglie residenti nelle grandi città, dove il carovita si fa sentire maggiormente.

Il servizio completo domani sulle pagine de L’Unione Sarda

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