Imu 2021, chi deve pagare e chi è esente
Il 16 dicembre è il termine ultimo per il saldo integrale dell’imposta o per il versamento della seconda rata
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Si avvicina il 16 dicembre, termine ultimo per il versamento della seconda rata dell'Imu o per il saldo integrale dell’imposta.
Sono tenuti a pagare la tassa i proprietari di immobili, fatta eccezione per aree fabbricabili, terreni agricoli e abitazione principale, a patto che si parli di unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovvero abitazioni signorili, ville e castelli o palazzi di pregio storico o artistico).
A causa dell’emergenza Covid il governo ha disposto alcune esenzioni ed eccezioni.
Innanzitutto, come già previsto da anni, non si paga sulla prima casa, a patto che questa non rientri appunto tra le categorie degli immobili di lusso.
Non è tenuto a versarlo per quest’anno e per il prossimo chi possiede un cinema, un teatro o una sala per concerti (immobili che rientrano nella categoria catastale D/3), se ne è anche gestore.
Secondo quanto disposto dal Decreto sostegni è prevista, invece, un’agevolazione per chi ha immobili concessi in locazione a uso abitativo per i quali è stata emessa la convalida di sfratto per morosità e la cui esecuzione è sospesa sino al 30 giugno o o i 31 dicembre 2021: nessun pagamento è dovuto per quest’anno.
Lo stesso trattamento vale per i proprietari di immobili danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 in Lombardia e Veneto o di quelli in Emilia-Romagna interessati dalla proroga dello stato d’emergenza.
Non deve pagare l’Imu neppure chi possiede una casa che ha subito danni a causa del sisma del 24 agosto 2016 nel Centro Italia o di quello del 21 agosto 2017 nell’isola di Ischia (Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno).
È prevista inoltre un’agevolazione per i pensionati non residenti in Italia, qualora siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale: potranno pagare metà dell’importo.
Un emendamento approvato al Dl fisco ha invece stabilito che l'esenzione vale solo per un'abitazione a famiglia, anche qualora una delle due case si trovi in un altro Comune: i coniugi quindi non potranno più scegliere di risiedere in due case in Comuni differenti e non pagare.
(Unioneonline/F)