Cresce l’export italiano. Ma calano le vendite di coke e prodotti petroliferi sardi
Istat: aumentano le esportazioni nazionali nel primo trimestre 2025, ma i dati evidenziano l’apporto negativo dell’IsolaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con un +9,8% cresce l’export italiano in tutte le regioni nei primi tre mesi del 2025. Lo segnala l’Istat, nel suo ultimo report.
La Sardegna e Cagliari, però, fanno segnare un andamento negativo. Nel periodo, i contributi positivi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle esportazioni del Friuli-Venezia Giulia verso la Germania (+187,4%), del Lazio verso Stati Uniti (+126,4%) e paesi Opec (+256,2%), della Lombardia verso gli Stati Uniti (+13,5%) e della Toscana verso la Francia (+22,9%). Gli apporti negativi più ampi, invece, provengono dal calo delle vendite della Lombardia verso la Svizzera (-18,5%) e della Toscana verso la Turchia (-36,3%). Istat segnala anche le minori vendite di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sardegna e Sicilia e di autoveicoli da Piemonte, Campania e Abruzzo forniscono un contributo negativo alla dinamica tendenziale dell’export, pari a -1,3 punti percentuali.
Ancora, bene le vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo spiega per 2,6 punti percentuali la crescita su base annua dell’export nazionale. E un ulteriore contributo positivo di 1,5 punti percentuali deriva dalle maggiori vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di: Trieste, Firenze, Roma, Palermo e Arezzo; i contributi negativi più ampi derivano invece da: Cagliari, Gorizia, Siracusa, Siena e Torino.
«Su base annua - commenta l'istituto - la crescita dell’export in valore riguarda il Centro e il Nord-est. Per il Centro, la forte crescita tendenziale è trainata soprattutto dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici e metalli e prodotti in metallo della Toscana e di prodotti farmaceutici e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi del Lazio. Per il Nord-est, l’export torna a crescere in termini tendenziali, dopo quasi due anni, grazie alla performance positiva del Friuli-Venezia Giulia, che si deve principalmente alle maggiori vendite di mezzi di navigazione marittima. Pressoché stazionario su base annua l’export per il Nord-ovest, mentre si attenua la sua flessione tendenziale per il Sud e Isole».
(Unioneonline/l.f.)