Nonostante la ripresa della circolazione delle persone, dopo i periodi di lockdown imposti dall’emergenza Covid-19, il turismo non riesce a uscire dalla crisi globale.

Per quest’anno si prevedono infatti per il settore duemila miliardi di dollari di perdite, stessa cifra registrata lo scorso anno.

La stima arriva dall'Organizzazione mondiale del turismo, secondo cui la ripresa è ancora "lenta" e "fragile".

"La situazione è totalmente imprevedibile", ha affermato il segretario del Omt Zurab Pololikashvili, come dimostrano le recenti restrizioni per i voli da e per alcuni Paesi africani dopo la scoperta della variante Omicron. E questa incertezza causa "enormi danni economici" alle imprese del comparto.

Secondo l’Organizzazione, nel 2021 "i dati per il terzo trimestre del 2021 sono incoraggianti. Tuttavia, gli arrivi sono ancora inferiori del 76% ai livelli pre-pandemia e i risultati nelle diverse regioni globali rimangono disomogenei".

Nonostante i miglioramenti recenti, sostiene ancora l'Omt, "i tassi di vaccinazione disuguali nel mondo e le nuove varianti potrebbero avere un impatto economico. La pressione legata alla pandemia potrebbe anche pesare sulla domanda di viaggi, sulla quale è pesata anche l'aumento dei prezzi del petrolio e i problemi legati alle catene di approvvigionamento".

(Unioneonline/F)

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