Il Cipnes è stato condannato a pagare 339mila euro ad Abbanoa. Lo ha stabilito un'ordinanza del Tribunale di Tempio.

Dal 2006 al 2013, secondo quanto si apprende, Abbanoa aveva garantito al Cipnes la fornitura di acqua potabile per l'utenza in località Spiritu Santu, ma il Consorzio - dice Abbanoa - non aveva mai pagato i consumi, oltre 339mila euro.

Nel 2014 era scattato il decreto ingiuntivo di quella somma: nel 2016 la conferma del pignoramento dei conti con una sentenza del Tribunale di Tempio. Ora è arrivata anche la bocciatura del reclamo del Cipnes con l'ulteriore conferma della legittimità delle richieste del Gestore unico come stabilito nei giorni scorsi dallo stesso Tribunale di Tempio in composizione collegiale.

Il Cipnes si era opposto al pagamento contestando la legittimità del contratto di fornitura e della tariffa applicata, dichiarando che il contratto risaliva al 2001 quanto il gestore era l'Esaf.

Ma, come sottolineato dalla sentenza del Tribunale di Tempio del 2016 e ora confermata dall'ordinanza dei giorni scorsi dello stesso tribunale, "i contratti d'utenza stipulati con i precedenti gestori si intendono automaticamente rinnovati con il Gestore unico".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata